Oggi in Consiglio regionale è stata approvata all’unanimità una mozione per inserire la Leucodistrofia Metacromatica (MLD) tra le patologie oggetto di screening neonatale esteso in Lombardia. Tra i firmatari anche il consigliere regionale del PD Carlo Borghetti.
“Sulle malattie rare - ha dichiarato Borghetti – il servizio sanitario regionale può e deve fare di più: la rarità dei casi non può diventare un fattore di discriminazione tra i cittadini nell’accesso agli screening e alle cure”.
Il consigliere ha sottolineato l’importanza della diagnosi precoce, anche se la MLD oggi non può essere curata. “Una diagnosi tempestiva può rallentare o addirittura arrestare la progressione della malattia – ha spiegato –. Per questo è fondamentale procedere rapidamente con gli screening”.
Borghetti ha inoltre evidenziato il progetto pilota dell’Ospedale Buzzi, realizzato in collaborazione con la Fondazione Telethon, che coinvolge 100mila neonati. “Se necessario attendere la conclusione di questo progetto, lo faremo, ma auspichiamo tempi rapidi: ogni bambino non esaminato rischia di non beneficiare delle possibilità che la diagnosi precoce può offrire”.
Infine, il consigliere PD ha sottolineato l’importanza di consolidare la rete dei centri diagnostici, garantire un follow-up clinico completo, formare il personale e promuovere campagne informative per aumentare l’adesione agli screening.
“Oggi abbiamo votato una mozione che garantisce pari opportunità di diagnosi precoce per tutti i pazienti con malattie rare” conclude Borghetti.