Oggi, la Camera dei Deputati ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario
Mantovano, indagati per il caso Almasri: il generale libico accusato di crimini contro l’umanità, inizialmente arrestato e poi rilasciato dal Governo Meloni, quindi rimpatriato in Libia con un volo di Stato.
Un voto che rappresenta, di fatto, un’assoluzione politica del Governo: avete scelto l’Aula come luogo per ripulire le vostre coscienze e assolvere ministri chiaramente non all’altezza del mandato costituzionale. Il Governo italiano si è trovato tra le mani, grazie al lavoro delle forze di polizia, un vero criminale, responsabile di reati indicibili contro donne e bambini, violenze, stupri, omicidi, uno di quelli che avevate promesso di ricercare in ogni angolo del globo terracqueo. Avevate l’occasione di consegnarlo alla giustizia, e invece avete scelto di rilasciarlo e di riaccompagnarlo con un volo di Stato.
Prima liberate Almasri, poi assolvete i ministri che hanno mentito al Parlamento e al Paese, coprendosi di ridicolo con versioni contraddittorie e inverosimili. La liberazione di Almasri ha gettato discredito e disonore sull’Italia, rappresentando un’umiliazione profonda per le nostre istituzioni democratiche. È una vicenda che dimostra come il Governo sia sotto ricatto politico delle milizie libiche e abbia tenuto un comportamento gravissimo, segnato da debolezza e sudditanza. Il cosiddetto “Governo dei patrioti” si è piegato a bande armate che violano sistematicamente i diritti umani. Un comportamento inaccettabile, che mette a nudo la vostra propaganda e i vostri fallimenti.
Impedire l’accertamento della verità fa parte della vostra cultura politica: preferite attaccare la magistratura, brandendo la teoria del complotto per nascondere il dissenso e le vostre responsabilità.
Mi auguro che la Presidente del Consiglio Meloni provi almeno vergogna per aver liberato un pluriomicida.