La sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali, interviene con forza dopo la pubblicazione dell’elenco dei Comuni inseriti nella ZES unica del Mezzogiorno, denunciando l’esclusione del proprio territorio e di altri centri del Fermano dal regime di credito d’imposta.
«Questa esclusione – afferma – rappresenta un danno concreto per le nostre imprese e i nostri lavoratori. È inaccettabile che Monterubbiano e altri Comuni interni vengano penalizzati, mentre territori vicini potranno beneficiare delle agevolazioni. È una disparità che rischia di creare fratture profonde».
La prima cittadina racconta di aver ricevuto numerose telefonate da imprenditori locali, titolari di attività produttive importanti, preoccupati per le conseguenze di questa scelta. «Le aziende che operano qui si sentono tradite. Vedere riconosciuti benefici fiscali ai Comuni confinanti e non a noi genera una situazione insostenibile, che potrebbe spingere qualcuno a valutare di spostare altrove il proprio investimento. È quello che il consigliere regionale Cesetti ha giustamente definito un dumping territoriale».
La sindaca sottolinea come il rischio non sia solo economico, ma anche sociale e comunitario: «Quando un’impresa lascia un territorio, non porta via solo posti di lavoro, ma indebolisce l’intera comunità. E noi, comunità dell’entroterra, non meritiamo di essere lasciate indietro».
Marziali chiede quindi un intervento immediato alla Regione Marche: «Non possiamo aspettare l’entrata in vigore della ZES. Servono misure straordinarie e compensative subito, a tutela dei Comuni esclusi. Non possiamo permetterci di restare indietro. Mi auguro che la Regione raccolga questo grido di allarme e dia risposte concrete al più presto».