"Il ministro Schillaci non chiarisce i criteri che hanno portato alle nomine del Nitag, il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni. Un silenzio imbarazzante che diventa scandaloso dopo lo sconcerto espresso sia da parte del mondo scientifico che da quello politico. Dice solo che il 'mandato e' quello di dare un contributo autorevole e pragmatico basato su rigore metodologico e evidenze scientifiche'. Ma se e' quello l'intento, perche' inserisce due profili controversi e riconducibili alle teorie anti vax propugnate gia prima del Covid? Inoltre, se le nomine sono state fatte perche' all'interno del comitato ci sia un 'confronto nell'interesse della salute pubblica', voglio ricordare al ministro che nella comunita' scientifica ci si confronta su dati scientifici, non su congetture. I comitati tecnici non sono talk tv dove 1 vale 1 a prescindere da titoli e autorevolezza. Cosi' questo comitato e' destinata alla paralisi, creando, gia' solo per questo, un danno.". Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd a Palazzo Madama. "Il timore di molti, purtroppo - prosegue Lorenzin - e' che le nomine siano state fatte, a differenza di cio' che dichiara a mezzo stampa, su 'altre logiche', secondo il principio 'ci hanno votato e quindi facciamo quello che ci pare!'. Francamente questo atteggiamento a cui ci ha abituato la narrazione della maggioranza e' sempre inaccettabille, e ancor piu' incompatibile con le ragioni della scienza e della salute". "Per questo vorremmo chiaramente sapere quali siano stati i criteri che hanno portato a nominare i membri del Nitag e quali siano gli obiettivi che il ministro si prefigge di raggiungere. Voglio nuovamente ribadirlo. Questa e' solo l'ultima di una serie di scelte assurde: l'astensione sul piano pandemico dell'Oms e il voto sul Regolamento Sanitario Internazionale", conclude.