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Roggiani: Per la destra il cambiamento climatico è un'invenzione della sinistra

04 Luglio 2025

Dalla Newsletter di Silvia Roggiani

Si boccheggia dappertutto, e le previsioni meteo che parlano di temperature più fresche al nord preoccupano annunciando anche i temporali che le abbasseranno. Abbiamo imparato tutti in questi anni il vocabolario dei “fenomeni estremi” ma quello a cui non ci si abitua è il linguaggio con cui le destre negano un’evidenza sotto gli occhi di tutti, e così ieri Marine Le Pen ha spiegato ai francesi che la ricetta per resistere al caldo è… aumentare il numero di condizionatori, e pazienza se poi, per rendere fresche le stanze di chi se li può permettere, sputeranno aria rovente all’esterno. Eppure la stampa della destra nostrana esulta: per Il Secolo d’Italia quella di Le Pen è “Una proposta di buon senso” mentre Mario Sechi su Libero minimizza iniziando l’editoriale di oggi con “Fa caldo? Certo che sì: è estate. È cambiato il clima? Certo che sì: cambia da sempre”. Per loro, insomma, è la sinistra a sognarsi che qualcosa non va, e se proprio fa caldo compriamoci un grosso condizionatore. Ecco la ricetta della destra contro un cambiamento climatico che per loro evidentemente, un po’ come la mafia negli anni ‘60, non esiste.

Come stupirsi, allora, se la Regione fa finta di niente davanti alla nostra richiesta, fatta con CGIL CISL e UIL, per uno stop alle attività lavorative all’aperto tra le 12 e le 16? Come stupirsi se da un Palazzo Lombardia (si suppone adeguatamente “condizionato”) destra e Lega intervengono sempre e solo all’ultimo momento e sempre e solo in via d’emergenza? Serve - e per questo il nostro Gruppo ha presentato una mozione urgente - un intervento che renda strutturali i provvedimenti da prendere in caso di caldo estremo, e serve che il Governo faccia la propria parte intervenendo pesantemente sui salari di chi, per proteggere la propria salute, è costretto a interrompere il lavoro. Quanto al negazionismo climatico della destra, se solo facessero qualche ora di lavoro in un cantiere (o sulla bicicletta di un rider)… sparirebbe in un batter d’occhio! Ma quello mi sa che per ora è un sogno.


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