"La sanità siciliana è un buco nero senza fine. Quanto emerge infatti dall'indagine della guardia di finanza di Palermo e coordinata dalla procura del capoluogo siciliano è di una gravità inaudita. Siamo di fronte ad un ennesimo comitato di affari che drena soldi pubblici, pilota gare, influenza le procedure. Il tutto in continuità con un analogo sistema venuto fuori dall'inchiesta denominata 'sorella sanità'. Sono cambiati alcuni protagonisti ma la sceneggiatura è sempre la stessa. Per fortuna ancora una volta arriva l'intervento della magistratura e delle forze dell'ordine. Ma non possiamo non sottolineare l'enorme (ir)responsabilità dell'amministrazione regionale e del governo che non si accorge mai di quello che succede sotto i suoi occhi". Così il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony BARBAGALLO, a proposito dell'indagine della procura di Palermo che ha scoperto un comitato d'affari che avrebbe pilotato gli appalti della sanità siciliana in favore di alcuni imprenditori. "Di fronte ai disastri di questi anni, dal caos delle liste d'attesa, al ritardo nei referti degli esami istologici, i pronto soccorso sotto organico, reparti chiusi, medicina di prossimità abbandonata - prosegue BARBAGALLO - la responsabilità politica del governo è del tutto evidente. Ancora più grave è il ruolo di Schifani di fronte al coinvolgimento di dirigenti pubblici e addirittura di un esperto da lui stesso direttamente nominato quale presidente dell'Organismo indipendente di valutazione della performance della Regione Siciliana. Una nomina che - conclude - oggi sa di beffa".