"Il decreto sicurezza contiene norme lesive dello stato Di diritto come il reato Di resistenza passiva, con cui Di fatto la destra vuole criminalizzare il dissenso, e come le misure gravissime che riguardano le detenute madri sui cui maggioranza e governo hanno davvero toccato il fondo. Neanche il codice Rocco era arrivato a tanto, infatti prevedeva che le donne con i minori in carcere non dovessero andarci". Lo dichiara la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione Infanzia e Adolescenza, intervenendo in Aula. "Per il Partito democratico quello che deve sempre rimanere il baricentro del diritto e' l'interesse supremo del minore. Per questa destra invece l'obiettivo primario sono le donne Rom: per la prima volta una legge colpevolizza una etnia, una scelta che e' fuori dallo stato Di diritto. Noi reputiamo che i bambini debbano andare all'interno delle case famiglia e non negli istituti a custodia attenuata, come prevede la norma contentino voluta da Forza Italia solo per le donne incinte o con figli che hanno meno Di un anno", aggiunge Di Biase. "Se questo basta a sollevare le vostre coscienze e' perche' in queste strutture non ci siete mai stati, altrimenti sapreste che gli Icam altro non sono che carceri a colori, certo con colori piu' tenui ma sempre con le sbarre e con la polizia penitenziaria. Ma al peggio non c'e' purtroppo mai fine: infatti avete previsto che qualora una madre avesse durante la sua detenzione un atteggiamento che potrebbe compromettere l'ordine e la sicurezza, le venga tolto il figlio. In un colpo solo state calpestando la dichiarazione Onu dei diritti del fanciullo che prevede che l'interesse supremo del minore debba essere messo sopra tutto. Non e' cosi' che si affrontano le questioni che riguardano i minori", conclude la deputata.