Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Lorenzin: sul Dl Pnrr no ad una macedonia di interventi, il Governo evita le emergenze

26 Febbraio 2025

"Il Pd vota convintamente no alla fiducia posta dal governo su un decreto che è una macedonia di piccoli interventi invece che un provvedimento per affrontare in modo organico e strutturale i problemi più urgenti del nostro Paese. Votiamo no ma vorremmo poter discutere dei temi che stanno a cuore all'Italia e agli italiani". Lo ha detto la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama in dichiarazione di voto sul decreto per il Pnrr. "Oggi discutiamo un decreto che dovrebbe affrontare con serietà le emergenze del nostro Paese - ha aggiunto Lorenzin - e invece il vuoto delle proposte alimenta quel senso di vertigine che ogni persona di responsabilità prova di fronte all'enormità dei cambiamenti in atto che stanno ridefinendo il nostro orizzonte continentale e mondiale degli ultimi 80 anni". "Siamo inchiodati al tacco 12 di Santanché, mentre dovremmo discutere delle difficoltà delle famiglie, delle grandi sfide industriali, di come elevare il capitale umano, di come liberarci dalle tagliole energetiche, di come generare sviluppo e sostenere il welfare e il Ssn, della realtà dei cambiamenti climatici. Il caro bollette era ampiamente previsto e da mesi chiediamo un intervento per arginarlo. È questa la ragione più rilevante del freno al nostro sistema industriale e produttivo, fermo da 23 mesi", osserva la parlamentare. "Da quando il ministro Fitto è in Europa, l'attenzione mediatica sullo stato di attuazione del Pnrr è scemata, mentre da esso dipende lo sviluppo e il benessere del Paese. Questo decreto avrebbe dovuto affrontare questioni di massima priorità per il Paese: dalla rigenerazione urbana delle periferie alla lotta alla dispersione scolastica, dall'emergenza climatica e idrica all'attuazione del PNRR e al disagio sociale, invece si segue il presunto 'modello Caivano', nel tentativo di far passare l'idea che 'arriva il Governo' e, con la bacchetta magica, si risolvono situazioni estremamente complesse, quando - conclude Lorenzin - servirebbe un intervento quadro per le periferie e per i giovani". 


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31

Rassegna stampa