La Presidente Giorgia Meloni deve scegliere da che parte stare. Lo ha detto bene nell'intervista a 'la Repubblica' la nostra segretaria Elly Schlein. "Meloni venga a dirci in Aula con chi sta. Se ha deciso di indossare la maglia dell’Europa o il cappellino dei Trump. La premier deve innanzitutto spiegare cosa intende fare: decidere se schierarsi con l’Europa o con il Presidente americano. Da settimane diciamo che non si può stare col piede in due scarpe in eterno. Quanto accaduto in questi giorni impone una scelta di campo. Qual è la sua? È l’ora di dare una risposta: all’Italia prima che a noi.
La Presidente del Consiglio in Europa si deve battere per superare l’unanimità del voto e per rilanciare investimenti comuni: serve un Next Generation da 800 miliardi l’anno per l’autonomia strategica della Ue in diversi settori a partire dalla politica industriale, necessaria anche per sostenere l’innovazione della nostra manifattura.
L’autonomia europea, deve essere anche quella tecnologica, a partire dall’AI, su cui l’Europa è troppo indietro e per questo corre il rischio di restare strangolata nella competizione fra Usa e Cina. E l’autonomia energetica. Oltre a una politica di difesa comune. Che però, attenzione, non è la corsa al riarmo dei singoli Stati a cui abbiamo assistito finora. Una difesa comune, quindi, è necessaria. A una condizione, però: che non si acceleri solo su questo, magari a scapito della spesa sociale. Il Pse non lo accetterebbe mai.
Trump non si è mai nascosto, il suo disegno di indebolire l’Europa lo ha sempre dichiarato. Per questo è assurdo rinchiudersi nelle relazioni bilaterali, anziché lavorare a una maggiore integrazione europea per evitare di finire ai margini. Su questo l’Italia può dare una spinta propulsiva.
Bisogna che l’Italia sieda dalla parte giusta: quella di un’Europa che reagisce unita e compatta alle provocazioni".