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Losacco: Leccese, garanzia di rinascita per un Pd non più ancillare

26 Aprile 2024

Intervista ad Alberto Losacco

Ho conosciuto Vito Leccese 32 anni fa, quando era un giovanissimo deputato dei Verdi ed io un giovane militante riformista. Il suo percorso politico e amministrativo è la migliore garanzia possibile per Bari. Per questo bene ha fatto il PD, assieme alla parte maggioritaria del centrosinistra cittadino, a difendere questa scelta. Ma oltre a mettere in campo una proposta che prosegua quanto di positivo é stato fatto in questi anni, a Vito Leccese spetta anche un altro compito. Essere pungolo e garante per una forte rigenerazione della politica, per il Pd e le altre forze politiche cittadine, e il recupero e la valorizzazione di quegli iscritti e dirigenti del PD che sono stati isolati per aver sollevato una questione politica: quella di un PD barese e pugliese ancillare rispetto a liste chiamate civiche ma che di civico non avevano nulla e che invece erano animate da protagonisti della politica di ogni stagione e schieramento. Dalle vicende delle ultime settimane emerge infatti un dato politico che non può essere inevaso. C’è, nel campo democratico e progressista pugliese, un capitale di passione e competenze che il sistema della “coalizione dei pugliesi” ha volutamente messo ai margini. Iscritti e dirigenti che hanno costruito il consenso con la forza delle idee e dei progetti a cui troppo spesso sono stati preferiti trasformisti e collettori d’interessi. Persone che hanno denunciato i rischi insiti nel modello catch-all in salsa pugliese, con la conseguente chiusura dei circoli, degli spazi della discussione, di una politica ridotta alla sola dimensione amministrativa. La loro mortificazione e il loro isolamento sono i motivi per cui sono saltate le sentinelle e gli anticorpi, per cui il Pd si è via via svuotato, diventando troppe volte nei territori facile preda di potentati locali. Tutte queste persone vanno riportate dentro, rimotivate, rimesse al centro del progetto. La loro credibilità e le loro competenze sono essenziali per segnare una cesura fondamentale per reinvestire sulla politica. Così come bisogna urgentemente aprire una riflessione sui criteri di selezione della classe dirigente, soprattutto con riferimento alle giovani generazioni. Tante ragazze e ragazzi hanno visto troppe volte una politica in cui non contano il merito e l'impegno. Si deve dar loro un Partito, una comunità di uomini e donne, che sa preservare e valorizzare le competenze, la passione, il talento. Bari in questo è il primo banco di prova, è lo start del processo. Si deve certamente rivendicare le conquiste fatte, ma per vincere bisogna far sì che il centrosinistra barese possa assurgere a modello ed esempio per il processo ricostituente del centrosinistra e del PD regionale. E bisogna farlo proprio in questi giorni, in cui si lavora alla scelta dei candidati e alla costruzione delle liste, con un impianto che abbia il suo baricentro nel Partito Democratico. La magistratura farà il suo lavoro, ma per superare questa crisi serve soprattutto la cassetta degli attrezzi della politica. Se si avrà coraggio e convinzione ideale, quanto accaduto può davvero essere una grande opportunità: ritornare ai valori fondativi di un Partito Democratico e di un centrosinistra pugliese alleati delle domande di cambiamento, di giustizia e di innovazione sociale. A Bari, con Vito Leccese, comincia questa grande sfida.


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