"L'atteggiamento della maggioranza sul
ddl autonomia differenziata sta offendendo il Parlamento. Per
opporci useremo tutti gli spazi che avete deciso di restringere
in maniera incomprensibile. È un atto di resistenza alla volontà
con cui state affrontando l'esame di un provvedimento di questa
portata". Lo ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara
Braga, intervenendo in discussione generale in commissione Affari
Costituzionali alla Camera sul ddl autonomia. Siamo di fronte, ha
proseguito, a "una mortificazione del Parlamento che riguarda il
metodo e il merito della riforma".
"La scelta legittima ma non razionale di andare in aula in tempi
così stretti (il 29 aprile, ndr) risponde a una volontà tutta
politica di affermare il punto di vista della la Lega. È una
prova di forza molto condizionata dall'appuntamento elettorale.
Questo vi sta portando a una forzatura mai vista dei tempi di
discussione, una forzatura illogica rispetto al tipo di
provvedimento di cui parliamo che al Senato è stato discusso per
oltre 4 mesi", ha sottolineato Braga.
"Questa modalità con cui si vuole imporre la discussione - ha
ragionato Braga - impedirà di discutere in un clima di confronto
franco ma leale. Mi auguro ci possa essere un ripensamento. Noi
presenteremo emendamenti senza intenti ostruzionistici, non
arriveremo con le carriolate come il Ministro Calderoli. State
attuando un disegno sovvertendo il principio fondamentale del
rispetto pieno degli articoli 116 e 117 dell Costituzione con un
testo che relega il Parlamento a ruolo di mero spettatore
chiamato a ratificare le decisioni prese dal governo sui Lep e
sulle intese con le regioni".
"Vi interessa piantare la bandierina prima delle Europee" ma
"fermatevi: ragioniamo sui limiti di questo ddl che
ddl rischia di avere una conseguenza nefasta sulla vita delle
persone. Allargherà i divari, rischia di condannare alla
debolezza parti di paese che vedranno peggiorare le loro
condizioni", ha concluso.
"L'atteggiamento della maggioranza sul
ddl autonomia differenziata sta offendendo il Parlamento. Per
opporci useremo tutti gli spazi che avete deciso di restringere
in maniera incomprensibile. È un atto di resistenza alla volontà
con cui state affrontando l'esame di un provvedimento di questa
portata". Lo ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara
Braga, intervenendo in discussione generale in commissione Affari
Costituzionali alla Camera sul ddl autonomia. Siamo di fronte, ha
proseguito, a "una mortificazione del Parlamento che riguarda il
metodo e il merito della riforma".
"La scelta legittima ma non razionale di andare in aula in tempi
così stretti (il 29 aprile, ndr) risponde a una volontà tutta
politica di affermare il punto di vista della la Lega. È una
prova di forza molto condizionata dall'appuntamento elettorale.
Questo vi sta portando a una forzatura mai vista dei tempi di
discussione, una forzatura illogica rispetto al tipo di
provvedimento di cui parliamo che al Senato è stato discusso per
oltre 4 mesi", ha sottolineato Braga.
"Questa modalità con cui si vuole imporre la discussione - ha
ragionato Braga - impedirà di discutere in un clima di confronto
franco ma leale. Mi auguro ci possa essere un ripensamento. Noi
presenteremo emendamenti senza intenti ostruzionistici, non
arriveremo con le carriolate come il Ministro Calderoli. State
attuando un disegno sovvertendo il principio fondamentale del
rispetto pieno degli articoli 116 e 117 dell Costituzione con un
testo che relega il Parlamento a ruolo di mero spettatore
chiamato a ratificare le decisioni prese dal governo sui Lep e
sulle intese con le regioni".
"Vi interessa piantare la bandierina prima delle Europee" ma
"fermatevi: ragioniamo sui limiti di questo ddl che
ddl rischia di avere una conseguenza nefasta sulla vita delle
persone. Allargherà i divari, rischia di condannare alla
debolezza parti di paese che vedranno peggiorare le loro
condizioni", ha concluso.