La proposta di candidare l’Italia per la sede dell’autorità europea sul riciclaggio è nata su impulso e col sostegno del parlamento e delle associazioni dei soggetti che quotidianamente si occupano del tema è che hanno maturato esperienze e competenze. Si trattava di valorizzare il lavoro importante e originale di chi combatte il riciclaggio dalla magistratura fino ai notai e al comparto bancario. Non essere riusciti a ottenere la sede dell’autorità è per questo una sconfitta che non può essere passata sotto silenzio ma va capita è spiegata. Probabilmente la tanto sbandierata credibilità del governo in Europa è una bufala utile solo per la propaganda ma a questo si sono aggg giunti i segnali, dall’aumento della soglia dei contanti al nuovo codice degli appalti fino alla delegittimazione di Anac, che forse hanno reso questo governo meno credibile sui temi della lotta alla corruzione e al riciclaggio. Comunque l’Italia ha perso una opportunità e il governo ne porta per intero la responsabilità