La politica puo' e deve fare di piu' contro la mattanza quotidiana di donne e di ragazze. Non basta la rabbia, la condanna, l'indignazione. Dobbiamo fare ancora molto per la prevenzione, per il contrasto alla violenza di genere. E' stata appena approvata in Senato, con l'appoggio di quasi tutti i partiti, una legge che affina gli strumenti del Codice rosso. Ma sappiamo gia' che non e' sufficiente". Lo dice, in un'intervista a il Domani, la segretaria del Pd Elly Schlein, secondo la quale e' necssario puntare sulla "prevenzione", che "significa anche formare gli operatori, le forze dell'ordine, le autorita' giudiziarie. Ma servono le risorse necessarie. Alla presidente Meloni ho chiesto di trovare un terreno comune per far fare un salto in avanti al paese, perche' non ci sia mai piu' una donna che, quando denuncia, non sia presa sul serio dallo Stato". La leader dem riferisce della telefonata avuta con la premier: "Per il momento abbiamo ottenuto una prima apertura sulla formazione, ma mancano investimenti adeguati. Sull'educazione all'affettivita', che consideriamo strumento fondamentale, siamo ancora distanti". "Le ho proposto una legge che renda l'educazione all'affettivita' obbligatoria in tutti i cicli scolastici, non facoltativa o extracurriculare come previsto dal piano del ministro Valditara", ma "e' presto per dire se c'e' una disponibilita' effettiva". Quanto alla manovra, "e' iniqua e colpisce tutte le generazioni. Noi abbiamo presentato una manovra alternativa, contenuta in oltre mille emendamenti depositati al Senato. Abbiamo indicato tutte le coperture. Sulla sanita' i numeri sono nero su bianco. Con le altre opposizioni chiediamo di mettere 4 miliardi in piu' dall'anno prossimo, per sbloccare le assunzioni: mancano 30 mila medici e 70mila infermieri. Chiediamo di mettere 600 milioni sulla non autosufficienza, e attenzione alla salute mentale. Meloni dice che correggera' alcuni aspetti: stiamo ancora aspettando. Abbiamo proposto il salario minimo, lo potremmo approvare domani a costo zero", mentre il 'no' di Meloni "e' una questione ideologica. Fatto sta che alla destra sembra star bene che ci siano 3,5 milioni di lavoratori con stipendi da fame". Infine, sul Pd e il centrosinistra: "Certo che ci sono alcune difficolta'", "ma credo che le destre siano battibili se siamo uniti", "il Pd non ha presunzione o arroganza, ma e' la prima forza dell'opposizione: non c'e' un'alternativa senza di noi". E sul premierato: "Acclamare un capo ogni cinque anni non e' democrazia. Questa riforma indebolisce il parlamento e intacca le prerogative del presidente della Repubblica". "Alla premier ho proposto di cambiare la legge elettorale e togliere le liste bloccate. Ma lei ha un partito personalistico e vuole decidere chi va in parlamento