Confindustria e Confcommercio bocciano senza appello la manovra del governo, per assenza di strategie per la crescita e per la mancanza di sostegni agli investimenti privati. Giorgia Meloni fa tornare il Paese indietro, con un Pil che nel 2024 difficilmente supererà lo 0,6 per cento. Per l’Italia si tratterebbe di un tracollo. Non lo dice solo l’opposizione: dopo l’allarme lanciato dalle parti sociali, dal mondo delle associazioni e dal terzo settore, oggi anche il mondo produttivo segnala massima preoccupazione sulle politiche del governo e sull’assenza di un programma di sviluppo. Siamo ancora in tempo per cambiare strada. Il Governo ascolti queste grida di allarme e si renda disponibile per modificare una manovra che danneggia l’Italia”.