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Losacco: l'impegno pubblico degli italiani non è tramontato

28 Settembre 2023

Sgomberando il campo da un luogo comune: non è vero che l’impegno pubblico degli italiani è tramontato. Semplicemente ha assunto forme diverse, dal volontariato alle istanze territoriali per la cura ambientale e il benessere sociale.
Il secondo punto è che, come ci ha spiegato Bauman con la nozione di società liquida, non esistono più appartenenze (abitative, lavorative, politiche, di reti sociali) che restano le stesse per tutta la vita. Pertanto anche la partecipazione va ripensata secondo modelli flessibili e non come la conseguenza di un’appartenenza ideologica.
Se ne discusse molto alla fondazione del Pd: come favorire, accanto alle forme classiche di militanza, l’adesione a specifiche questioni tematiche o istanze territoriali, in cui una serie di persone si incontravano attorno a uno specifico scopo, senza che questo implicasse un’adesione tout-court al Partito.
L’idea era che sarebbe stata proprio questa identità, costruita attorno a un fare condiviso e a un patrimonio minimo di valori, a fare del Pd il partito della vocazione maggioritaria
Sempre in quegli anni, cresceva l’importanza della Rete in politica: dalla candidatura di Obama, ai meet-up di Beppe Grillo, a Podemos in Spagna.
Sarebbe troppo lunga una valutazione sulle implicazioni che ha avuto la Rete nella vita politica.
Possiamo però affermare che la Rete è stata straordinaria nella costruzione del consenso e nell’organizzare un certo tipo di mobilitazione. Poco però ha ancora espresso come strumento di intelligenza collettiva, anche se in altri campi non mancano esperienze virtuose.
Il caso più famoso è Wikipedia, ma si pensi anche ai percorsi deliberativi sulle opere pubbliche per favorire la condivisione delle scelte e innalzare la qualità complessiva delle decisioni.
Dobbiamo costruire un nostro specifico modo di abitare la Rete, senza rincorrere modelli comunicativi e organizzativi che non ci appartengono per stile e per cultura politica.
Tutto questo avrà valore, se rimarrà ben saldo il principio di una partecipazione che vuol dire relazione, che vuol dire stare assieme: la Rete, anche nelle sue performance migliori non potrà mai sostituire l’incontro tra le persone.
Oggi un partito che vuole abitare il presente non può fare a meno di una piattaforma digitale che diventi gradualmente la propria principale infrastruttura organizzativa.

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