Se il governo Meloni nella prossima manovra finanziaria continuerà a tagliare i fondi per la sanità, le Regioni, soprattutto quelle più virtuose come la Toscana, saranno costrette a ridurre i servizi per i cittadini; così aumentano le diseguaglianze tra chi può rivolgersi al privato e chi invece è costretto a rinunciare alle cure. Ci battiamo per raggiungere un livello di spesa sanitaria non inferiore al 7,5% del Pil, per assumere il personale necessario a far funzionare i servizi, per impedire che vengano cancellati i progetti del Pnrr per la salute di prossimità, per fermare l'autonomia differenziata di Calderoli. Su tutti questi temi il Pd è pronto per una grande mobilitazione nazionale, anche dialogando con tutte le altre forze di opposizione come abbiamo fatto con il salario minimo.