Oggi David Sassoli avrebbe compiuto 67 anni, ma il suo ricordo è più vivo che mai. David era animato da una passione civile assoluta, che lo portava a vivere la politica come sincero impegno nel servire l’interesse pubblico. Una politica dell’ascolto per comprendere le ragioni degli altri, ma senza indietreggiare mai sui valori e i principi in cui credeva. Solo per restare agli anni da Presidente del Parlamento Europeo: la sua fermezza nella difesa dei diritti dell’uomo e per fare dell’Europa il faro della lotta a ogni forma di discriminazione; la determinazione nel cercare strade in grado di garantire del Parlamento UE nelle settimane più drammatiche della pandemia; il lavoro, silenzioso e certosino, per convincere i paesi frugali ad accettare il Next Generation EU e scrivere così la più grande pagina di solidarietà dalla nascita dell’Unione Europea. E chissà quante altre intuizioni, quante altre battaglie avrebbe portato avanti in questi mesi di così grandi cambiamenti. Ma anche, come avrebbe detto lui, così carichi di speranze e opportunità. Perché questo è il suo lascito più grande. E allora ancora ciao David. Buon compleanno, amico mio.