"Chiedere a quale ‘gruppo etnico o razza’ appartiene un bambino in un questionario scolastico sui comportamenti, come segnalato oggi dal Corriere della Sera, è inaccettabile. E il tentativo dei dirigenti dell’Ics G. Borsi A. Saffi, del quartiere romano di San Lorenzo, di derubricare la vicenda a ‘scivolone lessicale’ non rende certamente meno grave l’utilizzo di queste espressioni, ma anzi ancor più odiosa perché avvenuta all’interno di una scuola. A maggior ragione dopo il recente e inequivocabile monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948, nata ‘dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, individua la persona umana in sé, senza alcuna differenza, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate sulla razza’”. Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico eletti a Roma e nel Lazio, Andrea Casu, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut, Matteo Orfini e Nicola Zingaretti, annunciando la presentazione di una interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “per chiedere come sia stato possibile che un questionario contente espressioni così gravi e razziste sia stato distribuito in una scuola del nostro Paese e per evitare che una vicenda del genere possa accadere di nuovo”.