"Quello che oggi si legge su 'La Stampa' è molto grave. Il ministro Fitto rinuncia alle risorse del Pnrr e lo comunica con un'intervista dopo sei mesi di bei discorsi all'interno delle aule parlamentari. Hanno detto che cambiavano la governance per migliorare la messa a terra dei progetti per scoprire poi che hanno solo perso tempo prezioso. La realtà è che ad otto mesi dalle elezioni il nuovo governo non ha idee, non ha presentato le riforme strutturali necessarie ad accompagnare gli investimenti del Pnrr perché troppo preso a negare ideologicamente tutto ciò che è stato fatto dal governo precedente, né tantomeno ha messo in campo un'idea concreta diversa". Lo dichiara la senatrice del Pd, Beatrice Lorenzin. "Qual è l'alternativa? Dove pensa il governo di trovare così tante risorse in grado di dare un'iniezione di fiducia nel Bel Paese? Con cosa pensa di finanziare le infrastrutture logistiche, digitali e sociali di cui l'Italia ha bisogno? In caso di rinuncia a parti fondamentali del Pnrr, il governo - aggiunge - ha valutato gli effetti in termini di caduta del Pil per l'anno in corso e per quelli successivi? E ancora, sono state valutate le conseguenze devastanti in termini di credibilità del nostro Paese nel contesto UE e nei mercati finanziari internazionali?". "Dobbiamo difendere questa incredibile opportunità di sviluppo e pretendere che il governo agisca, non che si dichiari incapace e impotente", conclude Lorenzin.