È indubbio, come ha detto ieri Domenico De Santis, che senza il felice connubio tra partiti, liste civiche e associazioni, il centrosinistra non avrebbe mai vinto in una regione che veniva chiamata l'Emilia nera. Ne va dato atto a chi, come Michele Emiliano, è stato tra i primi a intuirne le potenzialità: quello pugliese è stato sicuramente un modello non solo in termini di riuscita elettorale, ma anche nella sua capacità di far nascere esperienze amministrative di assoluto pregio. Ma è anche vero che oggi siamo in una fase completamente diversa. Oggi la priorità non può più essere quella del centrodestra ma il rafforzamento del perno del centrosinistra per evitare che l'interno impianto collassi. E quel perno si chiama PD.