L’entusiasmo incontenibile dei tifosi per la conquista del terzo scudetto ha contagiato i tantissimi turisti, soprattutto stranieri, che affollano Napoli in questi giorni.
La città – che era da settimane una “marea azzurra” di striscioni, magliette e bandiere - ieri ha superato egregiamente la pacifica invasione di sostenitori di tutte le età che hanno gioito allo stadio Maradona grazie ai maxischermi, e si sono radunati nelle piazze: da Plebiscito a piazza Municipio o a piazza Bovio per citarne qualcuna.
Dal ponte del 25 aprile ad ora Napoli ha contato oltre 400mila turisti, con alberghi e strutture extralberghiere sold out. Questo ci spinge ad insistere sempre più sulla programmazione, sul potenziamento di servizi per cittadini e turisti, su eventi che possano coinvolgere le famiglie desiderose di scoprire l’identità di Napoli, fatta ora ancor di più di tanto turismo sportivo e di nuovi itinerari turistici come quelli verso i numerosi murales dei campioni di ieri e di oggi, da quello di Maradona ai Quartieri a San Giovanni a Teduccio ad esempio. Abbiamo visto in città tifosi argentini, spagnoli, francesi e tanti georgiani che da mesi arrivano con tour organizzati per applaudire il loro connazionale Kvara. Non ci siamo fatti trovare impreparati: l’immagine della Napoli festosa ha varcato i confini nazionali e per noi è una grande soddisfazione. Una grande prova per la città che ha vinto, insieme alla squadra. Il simbolo di un tempo nuovo per Napoli in cui più che genio e sregolatezza vanno premiati impegno, fatica, capacità.