"Un 8 marzo che ha il volto delle donne che vivono nei tanti luoghi difficili del pianeta, che soffrono per le guerre, per la mancanza di cibo, per i disastri naturali conseguenza dei cambiamenti climatici, e che pure continuano a lottare per nutrire i loro figli e cercare un futuro migliore per tutte". Lo scrive su Facebook la viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, in occasione della Giornata internazionale della Donna, istituita dalle Nazioni Unite nel 1977, che si celebra ogni anno oggi, 8 marzo. Nel suo messaggio per la Giornata la dirigente della Farnesina ha ricordato alcune delle maggiori crisi in corso nel mondo: "Un 8 marzo che ha il volto delle donne ucraine, costrette a lasciare il loro Paese per proteggere i loro bambini dalle bombe o determinate a rimanere per difendere il loro Paese. Un 8 marzo che ha il volto delle donne afgane, che si nascondono o fuggono dalla violenza dei talebani ma trovano anche la forza per scendere in piazza e reclamare i loro diritti. Un 8 marzo che ha il volto delle giovani che ho incontrato ad Addis Abeba che grazie alla loro creatività e alla nostra solidarietà sono riuscite a creare imprese e lavoro", ha scritto la vice ministra. "Un 8 marzo- ha poi concluso- che ha il volto delle tante donne italiane che combattono contro la violenza di genere e le disparità. Un 8 marzo di resistenza e di mobilitazione per la pace e i diritti di tutte e di ognuna".