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Ucraina, Fassino: la visione Putin e' antistorica e inaccettabile

01 Marzo 2022

Intervista di Askanews.

Ucraina, Fassino: la visione Putin è antistorica e inaccettabile, per lui relazioni internazionali sono riedizione alla guerra fredda
"Nel suo discorso al Senato questa mattina e alla Camera oggi pomeriggio" il premier "Draghi ha dato un'indicazione molto chiara: l'Italia è al fianco dell'Ucraina, un paese che sta lottando per la sua libertà. Draghi ha sottolineato come quella battaglia non è soltanto qualcosa che interessa gli ucraini ma interessa chiunque voglia vivere in un mondo democratico, in un mondo libero. Perché questa è la vera dialettica che si sta aprendo: lo scontro tra la democrazia e l'autocrazia, Putin è il rappresentante di un sistema autocratico di potere, lo ha dimostrato nella sua concezione delle relazioni internazionali: la sua concezione delle relazioni internazionali è la riedizione della guerra fredda e dell'epoca bipolare". Così Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera, ha commentato ad askanews le comunicazioni di oggi al Parlamento del presidente del Consiglio Mario Draghi sull'invasione dell'Ucraina da parte russa.
"La Russia - ha spiegato Fassino - vuole una sfera di influenza da controllare, ripristinando una dottrina della sovranità limitata nei confronti dei paesi vicini che è del tutto antistorica e inaccettabile. Oggi viviamo in un mondo multipolare, multilaterale, in cui ogni nazione rivendica giustamente il rispetto della sua sovranità, della sua integrità territoriale, della sua indipendenza, delle sue alleanze. Ecco perché lo scontro tra la Russia e l'Ucraina in questo momento è uno scontro che riguarda tutti noi".


Ucraina, Fassino: l'Italia avverte la necessità di essere coesa
"La risoluzione che io ho proposto e che è stata sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari è la dimostrazione del fatto che l'Italia avverte la necessità di essere coesa, unita e compatta nell'esprimere solidarietà, vicinanza e sostegno all'Ucraina". Così Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera, ha commentato ad askanews il voto di oggi in Senato seguito alle comunicazioni di del presidente del Consiglio Mario Draghi sull'invasione dell'Ucraina da parte russa.
"È molto importante - ha sottolineato Fassino - che sia i partiti che stanno nella maggioranza di governo sia chi sta all'opposizione abbiano avvertito la responsabilità di sottoscrivere un documento insieme, consapevoli che di fronte al dramma che vive l'Ucraina non avrebbe senso riprodurre i distinguo e le differenze che giustamente ciascuno afferma nella politica interna".
"Il presidente Draghi, nell'intervento che ho fatto mercoledì scorso sulla crisi ucraina alla Camera, aveva rivolto un appello alla responsabilità e alla coesione. La risoluzione che è stata approvata con il sostegno di tutti i gruppi parlamentari e l'accoglimento positivo di quell'appello - ha concluso il presidente della Commissione Esteri della Camera -, è la dimostrazione che l'Italia avverte la responsabilità di essere unita in una crisi così acuta".


Ucraina, Fassino: Petrocelli? Ogni parlamentare vota liberamente "Conta che la risoluzione sia stata votata dal 98% dei senatori"
"Ogni parlamentare ha diritto di esprimere le proprie valutazioni e anche il proprio voto. La Costituzione prevede che non ci sia vincolo di mandato e quindi ogni parlamentare risponde soltanto alla propria coscienza, il senatore Petrocelli ha un avviso e un'opinione diversa dalla grande maggioranza del Senato e lo ha detto e lo ha espresso, io credo che quello che conta è che la risoluzione è stata votata dal 98% dei membri del Senato". Lo ha detto ad askanews il presidente della Commissione Esteri della Camera Piero Fassino commentando il voto contrario alla risoluzione unitaria sul conflitto Russia-Ucraina espresso stamane dal suo 'omologo' al Senato, il senatore del M5S Vito Petrocelli.

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