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Patrizia Toia - aggiornamento settimanale

21 Gennaio 2022

È giunta a conclusione una settimana di lavori molto speciale, la prima che svolgiamo senza David Sassoli che ci ha lasciato così presto, nel pieno del suo straordinario impegno politico. È stato un momento di shock e anche di dolore personale dopo i 12 intensissimi anni di lavoro europeo trascorsi assieme. Una perdita che colpisce l’intera politica europea e che consegna a noi, con la forza del suo esempio, il dovere di raccoglierne il testimone e di mantenerne viva e attuale la guida.
Lunedì il Parlamento lo ha commemorato con una cerimonia intensa e commovente, cui hanno partecipato le maggiori autorità europee e italiane. Di David desidero richiamare la figura umana e la formazione cattolica e sociale: gli Scout, i giovani della Lega Democratica, la Rosa Bianca. Un bagaglio che David ha portato anche nel suo ruolo politico. Grazie alla straordinaria iniezione di intraprendenza e coraggio con cui ha saputo guidare il Parlamento abbiamo raggiunto traguardi come Next Generation EU.
A lui si devono scelte che hanno rappresentato, non solo simbolicamente, un certo modo di concepire l’Europa, di renderla vicina ai bisogni. Penso all’apertura dei locali del Parlamento ai senzatetto e alle donne venerabili in particolare, all'apertura della mensa per la preparazione dei pasti per gli indigenti da parte di una ONG belga.
📍Martedì si è proceduto all’elezione del nuovo Presidente, Roberta Metsola dei Popolari, espressione di una sensibilità sicuramente più moderata e conservatrice della nostra. L’abbiamo sostenuta attraverso un patto all’interno della maggioranza parlamentare, mantenendo ferma la volontà di vigilare sulla coerenza delle sue dichiarazioni e sulla prosecuzione della linea europeista e di difesa de diritti umani che ha segnato la presidenza di David Sassoli.
📍Mercoledì è stata la volta della presentazione del programma della presidenza francese da parte di Macron che resta un vero leader europeista. Con parole vibranti ha esortato l’Europa ad avere una ambizione di potenza: culturale, educativa e, non ultimo, economica. Anche il profilo della difesa non è stato trascurato dal suo intervento con un rilancio delle nostre relazioni internazionali a partire dall’Africa e dai Balcani, area delicatissima con cui non possiamo interrompere il nostro sforzo di integrazione. Con la Russia va ripreso il dialogo, ma su una base di fermezza e su una nostra visione di ordine internazionale. Anche la minaccia alla democrazia liberale da parte di stati autoritari ha avuto richiami molto forti. La seduzione dell’autoritarismo agisce sventolando il miraggio di una risoluzione rapida ed efficace dei problemi, ma nascondendo la brutalità con cui calpesta lo Stato di Diritto. Degli aspetti che meno condivido del suo discorso, come la insufficiente attenzione al tema sociale, avremo modo di parlare lungo questo importantissimo semestre di presidenza francese.
📍Chiudo con l’approvazione di giovedì del DSA il Digital Service Act con cui, risolutamente e come istituzione europea, mettiamo le piattaforme digitali di fronte alla loro responsabilità in termini di rigore, correttezza e trasparenza per il cittadino. Le "bacheche" digitali sono troppo spesso un far west che rigurgita di contenuti d’odio, fake news e materiali frutto di attività illecite. Se un cittadino utente delle piattaforme carica contenuti illegali deve essere individuato come soggetto responsabile e obbligato alla loro rimozione in tempi brevi, senza alcuna possibilità che questi contenuti vengano ripubblicati. In caso contrario dovrà essere sanzionato. La presenza pervasiva dell’ecosistema digitale nelle nostre vite non può e non deve schiacciare i nostri i diritti, la nostra dignità e la nostra privacy. I giganti che controllano le leve del mondo dei servizi digitali si trovano a detenere un potere inaudito. Altrettanto grande deve essere la loro responsabilità.
A risentirci con questo nostro appuntamento settimana prossima.

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