"La lentezza del processo di
integrazione europea dei Balcani occidentali sta esponendo i
paesi della regione a molti rischi: frustrazione e delusione
nelle opinioni pubbliche, rallentamento dei processi di riforma
di adeguamento agli standard europei, crescita della presenza di
altri attori internazionali. E' necessario un salto di qualità,
accelerando i negoziati già avviati con Serbia e Montenegro,
aprendoli ad Albania e Macedonia, e operando per la stabilità
della Bosnia-Erzegovina e favorendo un'intesa tra Serbia e
Kosovo".
Lo ha dichiarato Piero Fassino, Presidente della Commissione
Esteri della Camera dei Deputati, incontrando Sir Stuart Peach,
inviato speciale del primo ministro del governo britannico.
"Milioni di cittadini dei paesi balcanici - ha sottolineato
Fassino - vedono ancora nell'Unione europea e nelle sue
istituzioni una garanzia di stabilità, pace e democrazia ed è
compito dell'Ue sostenere tali istanze consolidando i processi
democratici".
Secondo Fassino è "essenziale un impegno comune Ue, Usa e
Regno Unito - partner e alleati strategici nel mantenimento
della pace e la stabilità nei Balcani occidentali - e che Londra
e Washington abbiano confermato il loro pieno sostegno al
processo di integrazione di questi paesi nelle istituzioni
europee".