“Il museo delle Navi è un grande progetto dal punto di vista scientifico e museale ed è anche una grande sfida per l’integrazione con gli altri servizi. Pochi aeroporti al mondo possono immaginare di offrire la possibilità di vedere delle meraviglie di questo genere a poche centinaia di metri. Queste navi ci ricordano come le civiltà del passato siano nate intorno ai grandi porti o a quelli fluviali. Le città del futuro si svilupperanno intorno ai grandi aeroporti. Quest’area ha delle potenzialità urbanistiche e di integrazione ancora tutte da esprimere, in particolare nell’unire il patrimonio culturale con l’innovazione e con i milioni di visitatori che potrebbero arrivare qui direttamente dallo scalo di Fiumicino. Questo museo, insieme al parco archeologico di Ostia Antica e ai porti imperiali di Claudio e Traiano fanno parte dei Grandi progetti Beni culturali, gli investimenti speciali che accedono ad un fondo ad hoc del bilancio dello Stato. La sua riapertura è la dimostrazione - e lo sarà anche nel futuro - che quando le istituzioni lavorano insieme è possibile realizzare delle cose davvero importanti”.
Lo ha detto a Fiumicino il ministro della Cultura Dario Franceschini, intervenuto al taglio del nastro inaugurale del Museo delle Navi di Fiumicino, che riapre alle visite dopo 19 anni, a partire da martedì 12 ottobre.
“Un museo che riaprirà al 100% della capienza è una coincidenza bellissima. D’altronde l’avevamo detto da tempo che i luoghi della cultura erano sicuri e che si poteva riaprirli tutti. Oggi, in condizioni di sicurezza, con le mascherine e i green pass, si torna alla capienza piena: un risultato importante chiesto da tutto il mondo della cultura e condiviso nel Consiglio dei ministri. Da quando è stato introdotto il green pass, sono aumentate moltissimo le presenze nei musei: la gente si sente più sicura ad entrare in luoghi dove si sa che le persone sedute di fianco sono vaccinate e hanno il green pass. Il vaccino aiuta a ripartire".