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Sereni, a Petra progetto Unesco-Cooperazione italiana

28 Maggio 2021

"Sosteniamo turismo sostenibile e promozione identità culturale" - Seconda e terza giornata della visita della Vice Ministra in Giordania

L’ultimo giorno della visita in Giordania mi porta prima a Petra, spettacolare sito archeologico in cui la Cooperazione Italiana sostiene da anni, attraverso l’Unesco, un progetto di consolidamento e messa in sicurezza del percorso che porta al Tesoro e il restauro di una delle stupende tombe reali. Prima della partenza andiamo a trovare “Abuna” Mario nella sua parrocchia ad Amman dove si stanno realizzando i vari progetti di Habibi. Emozionante vedere tante ragazze e ragazzi cristiani provenienti dall’Iraq che imparano dei mestieri e ci accolgono in un clima molto... italiano!


"Lo sviluppo di un turismo sostenibile e la promozione dell'identita' culturale delle comunita' locali anche attraverso il vocational training sono al centro della nostra strategia di sviluppo per i prossimi anni" . E' quanto ha dichiarato la vice ministra agli Esteri, Marina Sereni, nel terzo e ultimo giorno della sua missione in Giordania, dopo aver visionato i progetti curati dall'UNESCO che la Cooperazione italiana ha finanziato a Petra per la stabilita' della gola di accesso alla citta' nabatea e alla cosiddetta Tomba-Palazzo, uno dei monumenti piu' significativi del sito. La Vice Ministra si e' quindi recata al castello medievale di Shawbak, dove e' previsto un progetto per la tutela del patrimonio culturale giordano, in collaborazione con la missione archeologica dell'Universita' di Firenze. Attiva nel campo del vocational training a favore dei profughi iracheni e' anche l'associazione Habibi di don Mario Cornioli che la Vice Ministra ha visitato ad Amman. L'associazione svolge attivita' di formazione e avviamento professionale in settori di eccellenza del Made in Italy come la sartoria, la ristorazione e la filiera agroalimentare. "La presenza di comunita' cristiane - ha evidenziato la Vice Ministra - rappresenta un fattore di pluralismo e moderazione essenziali per un futuro di convivenza pacifica e prosperita' nella regione".




Seconda giornata della mia visita in Giordania, anche questa fitta di impegni


Questa mattina presso il Ministero degli Esteri e degli Espatriati ho incontrato il Segretario generale, Amb. Yousef Bataineh, con il quale ho avuto uno scambio soprattutto sulle principali crisi regionali, a cominciare dal conflitto Israelo-Palestinese.
Poi mi sono recata in Parlamento per incontrare il Presidente del Senato, Faisal al Fayez, e i Presidenti delle Commissioni Esteri del Senato e della Camera e il Gruppo di amicizia giordano-europeo della Camera dei rappresentanti.
Nel pomeriggio ho visitato il campo profughi siriani di Zaatari, dove sono in corso progetti finanziati dalla Cooperazione Italiana e realizzati da UNHCR, UN Women e Programma Alimentare Mondiale.
Inoltre ho incontrato alcune donne impegnate in associazioni per i diritti umani e l’empowerment femminile, temi prioritari per la nostra politica estera.


Sereni, Giordania Paese chiave per stabilità Medio Oriente

''Il sostegno di lunga data della Giordania'' alla prospettiva della soluzione a due Stati per la crisi israelo-palestinese, in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, ''e' fondamentale". Lo ha detto la Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, al suo secondo giorno di missione in Giordania nel corso dei colloqui avuti con il Segretario Generale del Ministero degli Esteri e degli Espatriati Yousef Bataineh. Nell'occasione la Vice Ministra, in merito alla questione israelo-palestinese, ha auspicato la ripresa dei colloqui tra le parti, evidenziando che "quanto sta accadendo attesta ancora una volta la centralità del Processo di Pace in Medio Oriente per un futuro di pace e stabilità sostenibili nella regione''. "La Giordania - ha aggiunto Sereni - è un partner-chiave per l'Italia ed un pilastro per la stabilità della regione sia per l'approccio moderato e costruttivo nelle diverse questioni regionali, sia per il decisivo contributo offerto da Amman nella lotta a terrorismo e radicalismo". In mattinata Sereni ha anche avuto una serie di incontri al Parlamento con il Presidente del Senato, Faisal al Fayez, nonché con le Commissioni Esteri del Senato e della Camera e il Gruppo di amicizia giordano-europeo della Camera dei rappresentanti. 


Sereni visita campo profughi siriani in Giordania
Oltre 80 mila persone accolte, oltre la metà bambini

"Il ruolo svolto nei vari progetti dalla Cooperazione e dalla società civile italiana è fondamentale per sostenere in Giordania la crescita e l'inclusione sociale dei rifugiati siriani e delle componenti più bisognose delle comunità che li ospitano''. Lo ha dichiarato la Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Marina Sereni visitando il campo profughi siriano di Zaatari, nel nord della Giordania, che negli anni si è trasformato in un insediamento permanente ed è diventato il campo di rifugiati siriani più grande al mondo con circa 80.000 persone, di cui la metà sono bambini. Sin dal settembre 2012 opera nel campo anche il poliambulatorio italo-giordano, grazie ad un intervento realizzato dalla Cooperazione italiana in collaborazione con la Protezione Civile e l'Associazione Nazionale Alpini. Nel campo inoltre sono in corso progetti finanziati dalla Cooperazione Italiana e realizzati da UNHCR, UN Women e Programma Alimentare Mondiale. La Vice Ministra ha partecipato ad un briefing con rappresentanti dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati sulla collaborazione tra UNHCR e l'Italia, che ha erogato fondi per 8,5 milioni di dollari negli ultimi cinque anni, e sul programma multifunzionale di assistenza alle famiglie più vulnerabili a causa dell'impatto socio-economico causato dalla pandemia, per il quale il nostro Paese ha stanziato 1,5 milioni di dollari nel 2020. Sereni si è quindi recata nella "Oasi" di UN Women dove si svolge un altro progetto intitolato "Resilience, Empowerment of vulnerable women and response to Covid-19", a sostegno dell'emancipazione economica delle donne. Curato dal PAM è invece il progetto ''School Feeding" per la sicurezza alimentare dei minori, che rappresenta un importante incentivo alla scolarizzazione e alla riduzione dell'abbandono scolastico.




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