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Farnesina, per la prima volta un documento di policy strategica dedicato all’Africa - dal blog di Marina Sereni, Vice Ministra agli Affari Esteri su HuffPost

15 Dicembre 2020

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È la prima volta che la Farnesina elabora un documento di policy strategica dedicato all’Africa, presentandolo al massimo livello con la partecipazione del Ministro Di Maio.

Si tratta di un’iniziativa particolarmente innovativa, attraverso la quale al dialogo istituzionale con i nostri partner africani abbiamo voluto e vogliamo affiancare anche in futuro l’essenziale coinvolgimento di tutti gli altri principali protagonisti in Africa: dall’imprenditoria alla società civile, dal mondo accademico al Terzo settore.

Come il documento “Il Partenariato con l’Africa” evidenzia con chiarezza, intendiamo rafforzare i già solidi legami con quel continente adottando un approccio globale, dai rapporti politici al piano securitario, dalle relazioni economico-commerciali alla cooperazione scientifica e culturale.

Sul piano geografico, le regioni nelle quali l’Italia vanta una presenza storica e radicata, il Nord Africa e il Corno d’Africa, sono ormai legate tra loro in un arco geopolitico che si estende dal Mediterraneo al Mar Rosso, passando per la fascia saheliana.

La prossimità geografica fa dell’Africa Mediterranea un’area strategica per l’Italia in termini politici, di sicurezza ed economici. Nella prospettiva italiana il Maghreb si configura sempre più non come il confine nord di un altro continente ma come la “sponda sud” di una regione - quella euro-mediterranea - alla quale apparteniamo. Per questo ci siamo fatti portatori in Europa di un rilancio del Vicinato meridionale che abbia alla base la gestione condivisa delle risorse comuni: ambiente, energia, cultura, connettività. Per questo, accanto al nostro impegno a totale supporto del processo di stabilizzazione della Libia guidato dalle Nazioni Unite e con i libici protagonisti, intendiamo assicurare il nostro sostegno alla Tunisia per superare la delicata fase politico-istituzionale ed economica che sta vivendo. Per questo abbiamo in questi mesi consolidato le nostre relazioni bilaterali con Paesi importanti come Algeria e Marocco.

Il Corno d’Africa, tradizionalmente, rappresenta una regione nella quale l’Italia svolge un ruolo di primo piano, in virtù degli storici legami politici, economici e culturali con i Paesi dell’area. Nel corso delle ultime settimane, abbiamo seguito con attenzione e preoccupazione gli sviluppi della crisi che ha interessato l’Etiopia, nostro partner d’eccellenza in Africa Sub-sahariana, auspicandone una ricomposizione, al fine di garantire la pace per il popolo etiope e per l’intero Corno d’Africa, e segnalando alle Autorità etiopi che ci aspettiamo una loro piena collaborazione con le Organizzazioni internazionali per garantire l’accesso agli operatori e all’assistenza umanitaria.

In Somalia l’Italia sostiene da sempre la ricostruzione istituzionale del Paese ed è fortemente impegnata in ambito pace e sicurezza, contribuendo al contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, sia sul piano bilaterale che attraverso la nostra partecipazione alle missioni dell’Unione Europea, tra le quali EUTM Somalia, di cui deteniamo il comando dal 2014. La nostra azione è inoltre volta al pieno reinserimento della Somalia nella comunità internazionale, di cui il recente avvio della normalizzazione dei rapporti con le Istituzioni Finanziare Internazionali - al quale abbiamo fortemente contribuito - costituisce un importante, primo passo.

L’azione italiana si estrinseca non solo sul piano delle relazioni bilaterali, ma altresì in ambito multilaterale. Crediamo fermamente nel ruolo svolto dalle Organizzazioni Regionali africane per la promozione di pace, sicurezza e sviluppo sostenibile, anche nell’ottica di assicurare una sempre maggiore “ownership” africana della risposta a situazioni di crisi e instabilità.

Nei consessi multilaterali internazionali, l’Italia è impegnata a sostenere le istanze dei nostri partner africani, e ad assicurare che un’elevata attenzione politica ed economica sia sempre mantenuta sull’Africa. In seno alle Nazioni Unite, partecipiamo a diverse missioni di peacekeeping presenti nel Continente e contribuiamo alle attività di prevenzione dei conflitti, anche attraverso l’offerta di corsi di formazione e capacity building.

Si dice spesso che l’Italia, per la sua collocazione geopolitica al centro del Mediterraneo e per gli storici rapporti con molti Paesi africani, rappresenti un ponte tra l’Europa e l’Africa. Ritengo che tale immagine rappresenti esattamente il ruolo che il nostro Paese è chiamato a svolgere nei rapporti tra i due Continenti: quello di facilitare la comprensione e la collaborazione, già intense e favorite da un dialogo strutturato tra Unione Europea e Unione Africana, tra i nostri partner europei e africani.

Più in generale, l’Italia è aperta a collaborare con tutti gli attori internazionali interessati alla stabilità e allo sviluppo del Continente africano, anche avviando esperienze di cooperazione “triangolare”, senza rinunciare alla tutela dei valori sui quali è fondato il nostro rapporto con l’Africa, un partenariato paritario, privo di agende nascoste, e orientato alla promozione e alla tutela dei diritti umani e del buon governo.


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