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Lavoro, Puglisi: priorità governo abbattere disoccupazione giovani e donne

21 Ottobre 2020



"L'Italia ha un enorme problema di disoccupazione giovanile. Quando si è insediato governo, quasi un anno fa, abbiamo messo al centro dei nostri obiettivi l'abbattimento del tasso di disoccupazione giovanile e femminile, pensando insieme alle forze di maggioranza quale percorso intraprendere". Così Francesca 
Puglisi, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel corso del seminario "Per i giovani e per il rilancio del Paese" organizzato nell'ambito del XXXII Seminario di formazione europea Ciofs-Fp, oggi a Roma. "La pandemia ha gravemente aggravato tutto i problemi che già esistevano prima. Per superare questo mismatch, il governo vuole rafforzare l'istruzione duale - ha spiegato - La Germania, che ha un sistema duale molto forte, ha un tasso di disoccupazione molto basso. Basta osservare Bolzano, che da anni ha introdotto questo sistema e ha un tasso di disoccupazione giovanile al 12%; nella vicina Trento, invece, che lo ha introdotto anni dopo, è al 23% mentre nel resto d'Italia la media supera il 30%". Per quanto riguarda gli strumenti a disposizione per poter intervenire, "con la prossima legge di bilancio, stiamo lavorando perché si faccia dei passi avanti, anticipando parte delle risorse previste dal Recovery. La Commissione ha dato un titolo significativo a questo provvedimento, Next generation Eu: l'enorme debito di cui si sta facendo carico il paese e che graverà sulle spalle dei nostri figli, deve essere un investimento per il loro futuro".

"Per aggredire l'enorme sacca di Neet in questo paese, quelle risorse dovranno essere impiegate per far ottenere ai giovani una qualifica, orientandola sulle competenze che servono oggi per trovare immediatamente lavoro. Ad esempio, in campo tecnologico, per la green economy ma anche per implementare il sistema sociosanitario, che durante la pandemia ha dimostrato alcune debolezze strutturali enormi che dobbiamo assolutamente superare. Anche per questo serviranno nuove professionalità, per gestire l'invecchiamento della popolazione, orientando i servizi verso la domiciliarità invece che verso il ricovero degli anziani in Rsa. Questa crisi ci ha svelato molti errori commessi nelle regioni nello smantellare la rete sanitaria territoriale". "Il governo vuole anche irrobustire il sistema dei centri per l'impiego ma questo da solo non sarebbe sufficiente per affrontare la crisi che stiamo attraversando. Serve prevedere una migliore integrazione tra pubblico e privato, lasciando in mano al pubblico la governance del sistema ma migliorando qualità interventi di outplacement, formazione e riqualificazione delle competenze", ha concluso.


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