La vice ministra degli Esteri Marina Sereni ha aperto, insieme alla direttrice esecutiva dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla Droga e al Crimine (Unodoc) Ghada Waly, i lavori in videoconferenza dell'evento per il ventennale della Convenzione di Palermo - firmata nel dicembre 2000 - promosso dall'Italia insieme allo stesso ufficio dell'Onu. Lo riferisce una nota della Farnesina. "A quasi 20 anni dalla firma di questo importantissima Convenzione - ha dichiarato Sereni - ricordiamo che essa prese avvio dopo il brutale assassinio del giudice Giovanni Falcone da parte della mafia. Falcone fu tra i primi a comprendere la necessità di un trattato internazionale contro la criminalità organizzata, era uno dei suoi sogni. Anche per questo, mentre celebriamo l'anniversario della Convenzione, vogliamo rendergli omaggio". "Oggi tutti i Paesi - ha detto ancora la vice ministra - devono affrontare le sfide della criminalità organizzata e siamo consapevoli che l'unico modo per farlo efficacemente è agire insieme. Negli ultimi anni, il crimine è diventato sempre più transnazionale, perfezionando le sue tecniche, spostando illegalmente capitali e risorse oltre le frontiere e trafficando beni ed esseri umani. Ha sfruttato le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e ha sviluppato nuovi canali, quali la criminalità ambientale e quella informatica. Senza dimenticare che ora sta cercando di sfruttare le nostre vulnerabilità a seguito della pandemia di Covid-19".