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Sereni: coronavirus evidenza fragilità Mediterraneo e M.O.

07 Ottobre 2020

Vice ministra interviene a webinar su Europa e Medio Oriente



"Un virus molto più piccolo di un granello di sabbia sta mettendo in evidenza le fragilità che investono l'area mediterranea e mediorientale, andando a complicare un quadro già destabilizzato da crisi, antiche e recenti". Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo al webinar "Regional Security and De-Escalation In the Middle East: What role for Europe?", promosso dall'Istituto Affari Internazionali insieme alla Foundation For European Progressive Studies. "Queste crisi - ha spiegato Sereni - si sono sviluppate nel corso degli anni e interessano vari livelli, dalla politica agli assetti sociali, dall'economia alla religione e alla cultura. All'origine il conflitto arabo-israeliano, poi le divisioni tra sunniti e sciiti, quindi i contrasti emersi in seno allo stesso mondo sunnita, le primavere arabe del 2011, le divisioni sul ruolo dell'islam politico. Tali fratture hanno trovato spesso alimento anche nella lotta per l'egemonia regionale, con ruoli attivi di attori esterni all'area. Un quadro dunque molto complesso ma sul quale dobbiamo intervenire, soprattutto ora, in questo momento particolare".

"Solo una risoluta azione diplomatica - ha proseguito Sereni - può farci affrontare al meglio le turbolenze politiche, sociali ed economiche del mondo post Covid-19. Dopo alcune difficoltà iniziali, l'Unione Europea sta mostrando i suoi muscoli nella battaglia contro questo nemico invisibile attraverso una serie di azioni senza precedenti, come testimonia - ha detto ancora la Vice Ministra - l'adozione del pacchetto Next Generation EU. Con la stessa determinazione e coraggio, l'Unione deve agire per la stabilità geopolitica nel suo vicinato meridionale, ovvero in Medio Oriente e nel Mediterraneo allargato, regioni che rappresentano il banco di prova per una reale capacità di proiezione esterna da parte europea. Di fronte a queste sfide e a questa complessità - ha concluso Sereni - dovremo forse domandarci se l'unanimità in politica estera sia compatibile con un ruolo dell'Unione Europea più efficace e più ampio".


Sereni, cooperazione Nato-Ue rimanga impegno strategico La vice ministra Sereni al webinar 'The future of Nato' (ANSA) - ROMA, 08 OTT - "Ad oltre più di 71 anni dalla sua nascita, l'Alleanza Atlantica attraversa una fase delicata della sua esistenza in cui è chiamata ad affrontare sfide di varia entità". Lo ha dichiarato la vice ministra degli Esteri Marina Sereni al webinar 'The future of Nato', promosso dall'Aspen Institute. "I nostri valori democratici condivisi e la difesa comune - ha proseguito Sereni - sono la base del legame tra l'Europa e il Nord America. Per questo, la cooperazione Nato-Ue deve rimanere un impegno strategico per entrambe le sponde dell'Atlantico. L'Italia crede nella 'autonomia strategica dell'Europa', intendendola in piena complementarità con il legame transatlantico e come elemento che rafforza a che può permettere una condivisione degli oneri equa ed efficace tra Europa e Nord America. Un'Unione Europea capace di garantire una credibile sicurezza è nell'interesse sia della Nato che dei cittadini europei". "L'Alleanza - ha detto ancora la vice ministra - deve sapersi confrontare e dialogare con altre realtà geopolitiche dotate di forte e crescente impatto a livello globale. Il dialogo e la cooperazione con tali attori appare indispensabile per il futuro dell'Alleanza. Il cosiddetto Fianco Sud una delle aree in cui, più che altrove, deve misurarsi con crisi, conflitti e situazioni di instabilità che costituiscono gran parte di quelle sfide non convenzionali verso le quali l'Italia rivolge particolare attenzione. Le recenti tensioni nel Mediterraneo orientale devono inoltre far riflettere per quel che riguarda l'unità, la coesione e la credibilità dell'Alleanza. Per questo, sia a livello europeo che NATO, l'Italia è impegnata nel sostenere gli sforzi diplomatici per creare il dialogo tra le parti. Per questo, abbiamo accolto con favore l'istituzione da parte della Grecia e della Turchia di un meccanismo bilaterale per ridurre il rischio di incidenti nella regione. Segno che l'Alleanza ha in sé la capacità di superare tutto, anche incidenti e incomprensioni tra alleati". "La lunga storia dell'Alleanza è segnata da successi e capacità di evolversi. La Nato ha il Dna giusto per migliorare ulteriormente la propria capacità di condividere una visione strategica-politica comune, affrontando con efficacia - ha concluso Sereni - la varietà di minacce e sfide, e al contempo difendendo e promuovendo i nostri valori comuni". 


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