Premere le autorita' del Venezuela perche' concedano quelle "condizioni minime" per le quali le opposizioni possano effettivamente partecipare alle elezioni prossime elezioni parlamentari. E' questo, ha detto la vice ministra degli Esteri Marina Sereni, il tema sul quale il Gruppo internazionale di contatto sul Venezuela, che si riunira' a giorni, e' chiamato a ragionare per cercare di sbloccare la crisi politica in corso da tempo. A fronte di una situazione "davvero molto critica", dal punto di vista umanitario e per l'alto numero di persone ancora in carcere, il tema che ci troveremo di fronte a breve e' "come possiamo davvero aiutare le opposizioni ad arrivare alla partecipazione al voto", ha detto Sereni nel corso della presentazione virtuale del quarto volume della rivista della Fondazione Italianieuropei dal titolo "La sfida politica dell'America Latina". I principali partiti del fronte antigovernativo ad oggi si rifiutano di recarsi alle urne, per mancanza delle garanzie democratiche necessarie e la situazione, nel paese come nella regione appare oggi polarizzata. "Come europei possiamo avere un atteggiamento piu' dialogante e cercare di capire se, come hanno anche suggerito gli stessi vescovi venezuelani, non sia necessario chiedere alcune condizioni minime ma poi partecipare al voto"; ha detto la vice ministra. Inoltre, ha aggiunto Sereni, da qui alla data programmata delle elezioni, dicembre 2020, ci son di mezzo le presidenziali in Usa, "un evento che in ogni modo condizionera' il clima della regione" e che ci dira' se il dossier verra' trattato a Washington con "qualche novita'" o con la "conferma della strategia della massima pressione".