Leggi la lettera ad Avvenire
"L'attuale crisi dovrebbe essere vista come un'opportunità per i governi del Mediterraneo allargato di innovare e realizzare riforme sociali ed economiche, coinvolgendo i giovani e assicurando che il loro ruolo nelle società sia rafforzato". Lo scrive la viceministra degli Esteri, Marina Sereni, in una lettera ad Avvenire. "L'Italia e la Ue - prosegue Sereni - possono dare un adeguato sostegno alla sponda Sud attraverso iniziative di cooperazione ad hoc, sia a livello bilaterale che multilaterale. Il programma di governance Ocse-Mena, un partenariato strategico, è un esempio concreto di come si possa lavorare assieme per migliorare la governance di certi Paesi, responsabilizzare i giovani e mantenere lo slancio dei processi di riforma nella regione mediterranea meridionale".
La viceministra sottolinea che "la pandemia colpisce gravemente i giovani di tutto il mondo, categoria tra le più vulnerabili se si considerano le conseguenze economiche e sociali a lungo termine della crisi" e "il virus sta provocando gravi conseguenze sul lavoro dei giovani riducendo le prospettive d'occupazione, mentre Covid-19 sta avendo impatto anche sull'istruzione e la formazione, con vasti ritardi nei processi di apprendimento". "Siamo consapevoli che, ovunque nel mondo, sono proprio le nuove generazioni quelle che con determinazione, coraggio ed energia cercano di contrastare questa situazione? È grazie ai giovani infatti che un tema come il cambiamento climatico è diventato centrale nelle agende internazionali", scrive Sereni. Poi conclude: "Mettere i giovani al centro delle nostre società deve essere dunque un'assoluta priorità. L'integrazione delle nuove generazioni nell'economia come in tutti gli ambiti della vita politica è fondamentale se vogliamo davvero garantire una ripresa completa e sostenibile dalla crisi derivata da Covid-19".