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Recovery Fund: ecco il piano del Governo - di Nicola Corea

11 Settembre 2020



In un documento di trenta pagine, il Governo ha definito le linee guida per gli interventi su cui veicolare le risorse europee. Si parte dalla banda larga e si arriva all'istruzione.

Sei obiettivi chiari nel Recovery plan nazionale entro un quadro coerente, fatto di ‘cluster’ con una strategia di fondo basata su innovazione e ambiente volta a rinnovare il Paese. Le linee-guida del piano sono ormai definite e saranno al centro della riunione del Comitato interministeriale per gli Affari europei.

Dopo l’approvazione delle linee-guida, arriverà la stesura vera e propria del Piano entro metà ottobre. L’intenzione del Governo è, infatti, di presentarlo con la legge di Bilancio attesa in Cdm per il 15 del prossimo mese. Tempi stretti, quindi, per preparare il quadro definitivo e avviare il confronto informale con Bruxelles. Le prime risorse potrebbero arrivare già a gennaio. Tutto il piano sarà soggetto a monitoraggio costante per assicurare il corretto uso delle risorse, pena lo stop ai prestiti.

Digitale; infrastrutture; decarbonizzazione; istruzione; inclusione sociale e territoriale; salute. Sono sei le macro-aree entro le quali si sviluppano le proposte ed i progetti del Recovery fund per l’Italia.

Completamento della rete in fibra ottica e per il 5G. Fari sugli investimenti per la digitalizzazione della PA favorendo la diffusione dei pagamenti digitali nel pubblico e nel privato alla luce dei ritardi dell’Italia dove gli e-pagamenti ammontano al 49% del totale pagamenti contro il 75% di Francia e Germania.

Accanto alle infrastrutture immateriali, ci saranno gli investimenti per il completamento delle reti Ue e lo sviluppo delle infrastrutture autostradali viadotti e ponti.

Poi ancora, decarbonizzazione dei trasporti, transizione energetica, economia circolare, investimenti per la sostenibilità ambientale.

E-learning, digitalizzazione dell’istruzione, lotta all’abbandono scolastico, nell’agenda delle priorità del Governo.

Investimenti per la famiglia, il lavoro e la formazione al centro dei piani del Governo per colmare un gap Nord-Sud, ma anche tra redditi che si è aggravato negli anni.

Si punta, altresì, a investimenti per ammodernare le strutture sanitarie e per sviluppare l’offerta di servizi innovativi, affrontando il problema delle carenze delle Rsa con investimenti in servizi per il senior housing / assisted living.


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