Da questo mese 16 milioni di lavoratori avranno una busta paga più pesante, perché con la riduzione del cuneo fiscale lo stipendio netto aumenterà. Soprattutto per 4 milioni e 300mila lavoratori che fino ad ora non prendevano il bonus degli 80 Euro e che avranno da 80 a 100 Euro netti ogni mese.
Tutti gli oltre 11 milioni di lavoratori, che già percepiscono il bonus di 80 Euro, arriveranno a 100 Euro netti, compresi quelli che avevano un beneficio calante sopra i 24.400 Euro. Complessivamente un intervento da più di 7 miliardi di Euro l’anno.
Le categorie di soggetti potenzialmente beneficiarie della nuova detrazione sono:
- Lavoratori dipendenti;
- Soci di cooperative;
- Lavoratori dipendenti che percepiscono compensi per incarichi da soggetti terzi;
- Titolari di stage, borse di studio o altre attività di addestramento professionale;
- Collaboratori coordinati e continuativi;
- Lavoratori socialmente utili;
- Percettori di indennità di mobilità, prestazioni di esodo, cassa integrazione e NASpI.
Nella determinazione del reddito complessivo rientra l’ammontare dei redditi di ogni categoria al netto del reddito derivante dall’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e premi di risultato soggetti all’imposta sostitutiva del 10%.
Il credito fiscale viene riconosciuto direttamente dal sostituto di imposta, datore di lavoro o committente, che è tenuto ad erogarlo automaticamente, senza necessità di alcun adempimento o richiesta da parte del lavoratore.
Il taglio del cuneo fiscale sui redditi percepiti dai lavoratori dipendenti va operato rideterminando il bonus IRPEF rispetto al quale viene introdotta una ulteriore detrazione. Tale ulteriore detrazione dall’imposta lorda deve essere rapportata al periodo di lavoro ed è riconosciuta nella seguente misura:
a) 600 Euro, se il reddito complessivo non supera i 28.000 Euro;
b) 480 Euro se il reddito è superiore a 28.000 Euro ma inferiore 35.000 Euro;
c) se il reddito complessivo è superiore a 35.000 Euro ma non a 40.000 Euro, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 Euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 Euro.
Il beneficio dunque:
- è pari a 100 Euro mensili per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo lordo fino a 28.000 Euro;
- è pari a 80 Euro mensili per i lavoratori che percepiscono redditi di importo compreso tra 28.000 e 35.000 Euro;
- diminuisce gradualmente fino ad azzerarsi per i redditi tra 35 e 40 mila Euro.