Il Consiglio di Giurisdizione della Camera, vale a dire il "tribunale" interno di Montecitorio, non si è ancora espresso sulla costituzionalità dei tagli dei vitalizi degli ex parlamentari, come invece ha fatto ieri la Commissione contenzioso del Senato. Lo dice all'Ansa Alberto Losacco (Pd), presidente del Consiglio di Giurisdizione, che tuttavia rimarca come l'organismo abbia già accolto in parte le richieste degli ex parlamentari che hanno fatto ricorso. Il 22 aprile scorso, il Consiglio di giurisdizione ha accolto solo in parte il ricorso di 1.200 ex deputati annullando la delibera sul taglio dei parlamentari solo nella parte delle cosiddette "clausole di salvaguardia", cioè i meccanismi per tutelare gli ex deputati o le vedove che con il taglio del vitalizio verserebbero in condizioni di povertà. Alla domanda sul perché i "tribunali" interni di Camera e Senato abbiano preso decisioni difformi, Losacco ha spiegato: "Ovviamente non commento le sentenze del Senato, dato che io sono giudice qui alla Camera. In ogni caso noi abbiamo emesso all'unanimità una sentenza non definitiva, nel senso che abbiamo affrontato solo un' aspetto delle questioni posto dai ricorsi, mettendo da parte la questione della costituzionalità della delibera dell'Ufficio di Presidenza che ha tagliato i vitalizi". "Noi - ha spiegato ancora Losacco - abbiamo solo affrontato il tema delle clausole di salvaguardia, ed abbiamo cassato la delibera dell'Ufficio di Presidenza solo nella parte che prevedeva paletti molto stretti alla revisione del taglio nei singoli casi di fragilità economica dell'ex deputato. In sostanza abbiamo indicato al Collegio dei Questori di rideterminare con paletti più ampi il taglio dei vitalizi nelle situazioni di maggior fragilità. Sul resto dobbiamo ancora pronunciarci".
"Il Consiglio di Giurisdizione della Camera - ha successivamente dichiarato Losacco in un comunicato - ha approvato all'unanimità, lo scorso 22 aprile, la sentenza n.2/2020 sui ricorsi presentati dai deputati in tema di vitalizi. Si tratta di una sentenza di natura giuridica non definitiva come previsto dall'articolo 36 del codice del processo amministrativo''. Losacco, che ha poi ricordato come "la sentenza ha riguardato le sole questioni che allo stato sono risultate mature per la decisione visto che 'la futura valutazione si pone come antecedente logico degli altri temi di controversia". "Con la sentenza - ha spiegato ancora - è stato stabilito che spetta al giudice interno della Camera, come già chiarito dalle sezioni unite della Corte di Cassazione, pronunciarsi sulla materia dei vitalizi. Da un punto di vista sostanziale, la sentenza ha di fatto parzialmente annullato l'art.1 comma 7 della delibera dell'Ufficio di Presidenza della Camera del 2018: sono state infatti esaminate le forme di mitigazione dei "tagli" che la delibera ha previsto per alcune ipotesi particolari, rimuovendo alcuni limiti alla potestà di mitigazione attribuita al Collegio dei deputati Questori ed all'Ufficio di Presidenza, cui é stata riconosciuta una maggiore discrezionalità".