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Il ministro della Cultura ed esponente del Partito democratico, Dario Franceschini, nel corso della registrazione della puntata di "Porta a Porta" che andra' in onda questa sera su Rai1 ha chiarito che "il turismo tornera' in Italia" che e' "la prima meta desiderata di viaggio. Appena il mondo si rimettera' in moto i turisti torneranno". Ora, pero', "bisogna aiutare le imprese puntando intanto sul turismo interno", ha aggiunto chiarendo pero' che dal "3 di giugno abbiamo deciso di riaprire le frontiere europee senza la quarantena per entrare. Inoltre stiamo ragionando per concordare con gli altri ministri del Turismo una posizione comune".
Franceschini: mozione contro Bonafede?
Sono abbastanza ottimista Resteremo nei binari della normalità tra maggioranza e opposizione
Dario Franceschini è "ottimista": le mozioni contro il ministro della Giustizia, in Senato, non passeranno. Lo ha detto lo stesso ministro, capo delegazione del Pd al governo, a Porta a porta. "Non ho elementi - ha spiegato Franceschini - ma sono abbastanza ottimista che domani le cose non andranno fuori dai binari della normalità maggioranza/opposizione. Poi, è chiaro che sui temi della giustizia, in un governo che è nato su posizioni così distanti, ci sia un dibattito, ci siano problemi... Ma fino adesso con incontri tra i vari partiti abbiamo sempre trovato la mediazione su tutti, continueremo". "E' fisiologico - ha osservato ancora l'esponente Pd - che l'opposizione faccia una mozione di sfiducia a un ministro. Ricordo che Bonino non ha votato fiducia a governo, quindi formalmente è all'opposizione. Certo, sarebbe saggio in questo momento concentrarsi sui problemi drammatici degli italiani, più che far polemica politica. E' un po' più complicato quando c'è un partito di maggioranza che non chiarisce per tempo che atteggiamento terrà su una mozione di sfiducia. Io sono convinto però - ha aggiunto riferendosi agli incontri di Maria Elena Boschi a Palazzo Chigi - che quando gli incontri durano molto portano sempre conseguenze positive"
Fase 2: Franceschini, da italiani grande prova rispetto regole
"Una forza che forse non sapevamo piu' di avere nel nostro Paese. Siamo talmente tanto abituati alla disistima nei confronti di noi stessi, abbiamo l'idea di un popolo che non rispetta le regole. Che si arrangia e che e' furbo. In realta' c'e' stata in questi mesi c'e' stata una prova incredibile di rispetto delle regole e di adattamento a una situazione di difficolta' a cui oltre alle difficolta' di tutti si sono aggiunte quelle enormi di chi ha difficolta' economiche". Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attivita' culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ospite a Porta a porta. "C'e' bisogno di rivedere il rapporto Stato-Regioni. Ma parliamone in un altro momento, perche' ora siamo ancora dentro l'emergenza", ha concluso.
Franceschini, prossimi aiuti per i settori più in crisi
Un dl per semplificazione burocrazia e revisione codice appalti
"Andando avanti dovremo dedicarci a chi sarà più lento nella ripresa: penso alle agenzie di viaggio, ai piccoli negozi. Dovremo temperare i prossimi aiuti in base alla durata della crisi dei singoli settori, non lasceremo nessuno per strada". Lo ha spiegato il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel suo intervento a Porta a porta, in onda in seconda serata su Rai1, parlando anche dell'utilizzo delle risorse del Recovery Fund, che saranno destinate - ha ribadito - in via prioritaria al turismo. Tra le misure adottate finora, il ministro ha citato "i 600 euro, gli ammortizzatori sociali che nei miei settori, la cultura e il turismo, non c'erano: alcune di queste misure arrivano fino a giugno, vedremo via via come estenderle". Resta il nodo della lentezza della burocrazia: "Tra i prossimi provvedimenti ci sarà un decreto legge per la semplificazione delle procedure burocratiche, c'è un grave ritardo da colmare", ha detto il ministro, ricordando che tra i punti da affrontare c'è il codice degli appalti, "il punto è correggerlo, non sospenderlo, ci stiamo ragionando".
Franceschini, va rivisto il rapporto Stato-Regioni
"In emergenze come questa, ruolo più forte a governo centrale"
"C'è bisogno di rivedere il rapporto Stato-Regioni": ne è convinto il ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini. "Penso che abbiamo organizzato un Paese che funziona in materia di protezione civile, forti dell'esperienza di terremoti o calamità naturali. Ma nessuno aveva immaginato un'emergenza sanitaria di questo tipo: per questo - ha sottolineato nel suo intervento a Porta a porta - servono norme, per un'emergenza come questa, che riconoscano in qualche modo un ruolo più forte del governo centrale, per poter decidere in fretta. Ad ogni modo ne parleremo quando questa emergenza sarà finita". Quanto ai trasferimenti tra Regioni, "l'ultimo dpcm - ha ricordato Franceschini - è stato discusso con le Regioni: se definiamo insieme le regole, è il minimo rispettarle tutti".
Prestito FCA, Franceschini: è tema vero, in Parlamento correzioni
Per il ministro dovranno garantire occupazione in Italia
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha affermato, parlando oggi a Porta a Porta (Rai1) che le perplessità sulla garanzia al prestito da 6,3 mld di euro chiesta dalla FCA sono un tema "vero" e ha affermato di ritenere che in Parlamento ci sarà una correzione alla normativa. "(Il vicesegretario del Pd Andrea) Orlando ha posto un tema vero, un tema serio. E penso che in Parlamentosi potrà correggere garantendo investimenti e occupazione in Italia", ha affermato il ministro.