"Per l'Italia non esiste una soluzione militare in Libia, occorre ripartire dallo stop immediato ai combattimenti, dal cessate il fuoco e dal dialogo politico come previsto dalle conclusioni della Conferenza di Berlino. In questo contesto la missione navale decisa dall'Ue Irini, a guida italiana, sarà uno strumento importante per assicurare, con imparzialità ed equilibrio, ogni violazione dell'embargo delle armi". E' quanto ha ribadito oggi la Vice Ministra agli Esteri Marina Sereni in un colloquio telefonico con la sottosegretaria agli Affari Esteri della Repubblica di Tunisia, Selma Ennaifer, alla quale ha espresso la preoccupazione del nostro Governo per il riaccendersi delle ostilità in Libia nelle ultime settimane. Sereni ha poi ricordato quanto sia essenziale che si proceda quanto prima alla nomina del nuovo Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell'Onu per la Libia. Insieme alla collega tunisina, Sereni ha analizzato la situazione dei rispettivi Paesi alla luce della pandemia del Covid-19, con particolare riferimento alla necessità di cooperare a livello bilaterale per contrastare l'emergenza sanitaria e la crisi economica e sociale provocata dal virus, in particolare in alcuni settori cruciali per entrambi i Paesi come il turismo. Infine, Sereni e Ennaifer hanno discusso di cooperazione nella questione migratoria, sottolineando la reciproca volontà di proseguire la proficua collaborazione nel contrasto al traffico di esseri umani.