Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Silvia Romano libera. Sereni: grazie a chi non ha smesso lavorare

10 Maggio 2020

"Per riportarla a casa dai suoi familiari e dai suoi amici"



Silvia Romano, Sereni: al lavoro per liberare gli altri rapiti

"Grazie a chi non ha mai smesso di lavorare per riportarla a casa, dai suoi familiari, dai suoi amici, nella sua città". Così Martina 
Sereni, vice ministro degli Esteri italiano, commenta la liberazione di Silvia Romano, la cooperante italiana dell'ong Africa Miele Onlus che era stata sequestrata il 20 novembre 2018 in Kenya. 

Silvia Romano era tra le persone rapite, insieme a padre Dall'Oglio e padre Maccalli, che Marina 
Sereni, da circa due anni, ricorda con un tweet al giorno. "Un pensiero al giorno a tutte le persone rapite, che tornino presto alle loro famiglie" è il testo del tweet quotidiano della vice ministra, che da domani non conterrà più il nome di Silvia Romano.

 
Sereni: Silvia Romano rappresenta il meglio dell'Europa e del nostro futuro

Oggi e' la festa dell'Europa e Silvia Romano rappresenta "il meglio dell'Europa e del nostro futuro, ragazzi volenterosi e animati da grandi valori che ci hanno dato sempre una lezione". Lo ha dichiarato la viceministro degli Esteri, Marina 
Sereni, in una dichiarazione a "Rai News 24", commentando la liberazione della giovane cooperante rapita in Kenya il 20 novembre 2018. "E' una bellissima notizia, ci speravamo ci avevamo creduto, non abbiamo mai smesso di lavorarci", ha dichiarato la Sereni che ha espresso il suo ringraziamento "agli uomini e alle donne della Farnesina e dei servizi di intelligence" che hanno continuato a lavorare per la liberazione di Silvia Romano e di tutti i connazionali rapiti. In merito alla dinamica della liberazione, la Sereni ha osservato che e' "impossibile raccontare quello che si fa", osservando che il solo raccontarlo "mette in pericolo le persone impegnate per riportare indietro i nostri connazionali". La Sereni ha sottolineato di non avere particolari, precisando tuttavia che nelle settimane scorse erano giunte informazioni "positive", tra cui la notizia che la ragazza fosse in vita ed elementi di ottimismo sulla possibilita' che fosse liberata.


Silvia Romano: Sereni, c'e' stata cooperazione con 007 turchi

"C'e' stata una cooperazione con i servizi turchi presenti in quell'area che e' stata determinante per identificare il luogo e agire al momento giusto. In queste situazioni, e' importantissimo l'obiettivo finale che e' la liberazione del prigioniero. Silvia Romano e' uno degli esempi migliori della nostra Europa, una ragazza con valori forti, voglia di fare del bene e di stare vicino a quelli che hanno di meno". Lo ha dichiarato la vice ministra degli Esteri Marina Sereni che dai microfoni di Omnibus su La7, ha rassicurato sulle condizioni della ragazza: "Il ministro Di Maio ha parlato con lei e ne ha ricavato l'impressione che sia in buona salute, lo stesso ci dice il nostro Ambasciatore a Mogadiscio. La ragazza e' stata forte in tutto questo tempo, lasciamola rientrare ora nella sua famiglia, sicuramente questo anno e mezzo l'ha provata ma ha avuto anche la forza di resistere". 


Silvia Romano: Sereni, fin da subito intuito 'pista somala'

In situazioni come quella di Silvia Romano ''la riservatezza e il silenzio sono determinanti. Fin dall'inizio, gli inquirenti e l'intelligence avevano intuito la 'pista somala' dietro al sequestro, ad opera di formazioni fondamentaliste connesse, direttamente o meno, al gruppo Al Shabaab. Abbiamo chiesto alle autorità locali, inizialmente keniote, di non compiere atti che potessero compromettere l'incolumità di Silvia e da allora è cominciato un lavoro molto complesso e difficile''.E' quanto ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina 
Sereni a Omnibus su La7. "Negli ultimi mesi c'erano stati segnali positivi, sia che fosse in vita, sia che si potesse arrivare alla sua liberazione - ha aggiunto Sereni - Il ministro Di Maio ha parlato con lei e ne ha ricavato l'impressione che sia in buona salute, lo stesso ci dice il nostro Ambasciatore a Mogadiscio. La ragazza è stata forte in tutto questo tempo, lasciamola rientrare ora nella sua famiglia, sicuramente questo anno e mezzo l'ha provata ma ha avuto anche la forza di resistere''. ''C'è stata una cooperazione con i servizi turchi presenti in quell'area - ha detto ancora la vice ministra - che è stata determinante per identificare il luogo e agire al momento giusto. In queste situazioni, è importantissimo l'obiettivo finale che è la liberazione del prigioniero''. "In questo momento tutta la comunità nazionale aveva bisogno di una bella notizia e oggi al suo ritorno in Italia saremo tutti emotivamente vicini a Silvia Romano e alla sua famiglia" ha concluso Sereni










Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30

Rassegna stampa