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Baretta: bonus vacanze in Italia da 500 euro - intervista al sottosegretario Pier Paolo Baretta

30 Aprile 2020

Per le imprese in campo 10 miliardi





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Ci sarà anche il “bonus vacanze“, un contributo di 500 euro da spendere nelle strutture ricettive italiane, nel decreto legge che il governo approverà la prossima settimana. Lo conferma in una intervista ad Avvenire il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.

 

“Il turismo – spiega – alla fine è il settore più esposto perché rischia una falsa partenza, una riapertura senza la clientela. Sarà certamente un’estate difficile e abbiamo l’esigenza di non perdere la stagione. Per questo ci sarà un contributo per le vacanze degli italiani in Italia. La platea sarà definita in base al reddito”.

 

E per la famiglia, aggiunge, “la sosteniamo con un insieme di misure, dalla cassa integrazione che evita migliaia di licenziamenti ai bonus, dai congedi parentali al contributo baby-sitter. Le esigenze delle famiglie sono al centro dell’intervento che stiamo costruendo”.

 

Ci sarà il bonus per i figli? “C’è grande dibattito e vediamo cosa maturerà nel Consiglio dei ministri. In questo momento di emergenza bisogna tenere presente innanzitutto la condizione lavorativa e reddituale dei nuclei e dare una risposta alle situazioni più esposte. Ma non si tratta di logiche in alternativa: il bonus famiglia lo abbiamo già previsto con l’istituzione del Fondo dove dal gennaio 2021 confluiranno tutte le risorse dedicate e l’assegno per i figli sarà la parte essenziale di questa strategia”.

 

A favore delle imprese “abbiamo due tipi di interventi“, spiega ancora Baretta. “Dopo il decreto liquidità sui prestiti ora mettiamo 10 miliardi per gli aiuti a fondo perduto a beneficio delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole. Risorse che serviranno ad esempio a un ristoro per il pagamento degli affitti commerciali nel periodo di mancata attività di negozi e artigiani. Poi daremo fondi agli enti locali per pagare i loro debiti verso le aziende fornitrici” e “confermiamo la cassa integrazione per tutti i settori e per tutte le imprese, anche con un solo dipendente.

 

Naturalmente speriamo che la riapertura delle attività possa frenare il ricorso allo strumento ma la crisi non sparirà e diamo garanzie con un fondo molto ampio. Per i lavoratori autonomi ci sarà l’aumento del bonus da 600 a 800 euro. La platea sarà sostanzialmente la stessa: 4 milioni di persone, con procedure di erogazione più veloci”.

 

Inoltre, aggiunge, il reddito di emergenza “è una soluzione necessaria perché abbiamo una parte di popolazione esclusa dai circuiti di protezione ed è bene che abbia un aiuto in questi mesi di crisi. Così come colf e badanti, peri quali ora sarà prevista una misura di sostegno”.

Leggi tutta l'intervista di Avvenire

Oltre la crisi, la Venezia che vogliamo - dal blog di Pier Poalo Baretta sull'Huffpost


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