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Coronavirus: ad aprile nuovo decreto legge per l’emergenza economica - di Nicola Corea

27 Marzo 2020


 

Dopo il decreto “Cura Italia”, ad aprile il Governo interverrà “con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto” e, inoltre, “i più preziosi asset di questo Paese verranno protetti con ogni mezzo”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’informativa del 25 marzo alla Camera dei Deputati sull’emergenza Coronavirus.

Il nuovo provvedimento normativo sarà elaborato sulla base di due principi fondamentali: prima di tutto sarà confermato ed esteso il rinvio del pagamento delle tasse approvando il nuovo decreto prima della scadenza fiscale del 16 aprile. Poi si amplieranno le protezioni nei confronti di lavoratori e imprese.

Le nuove misure, da varare prima o al massimo in contemporanea al Documento di Economia e Finanza, si avvicineranno ai 50 miliardi di Euro - finanziati ricorrendo al debito – e indispensabili per affrontare le pessime previsioni economiche per il 2020. Le banche d’affari pronosticano, addirittura, una frenata del Pil a due cifre. I più ottimisti non scendono sotto il meno 4-5%, dal momento che il Covid-19, ha bloccato da febbraio quasi l’intero sistema produttivo.

Per evitare un impatto sociale devastante, la Cig sarà finanziata almeno per ulteriori sei mesi, oltre al rafforzamento dell’assegno di disoccupazione per i lavoratori a tempo determinato. Verranno confermate le misure per assicurare liquidità e solvibilità alle imprese.

Sarà coinvolta Cassa Depositi e Prestiti, in particolare per le grandi aziende. La tutela del credito, inoltre, ridurrà il rischio di fallimento delle imprese meno pronte ad affrontare le difficoltà. Necessario, altresì, evitare il rischio Npl: i c.d. crediti deteriorati. Un loro aumento, causato dai fallimenti aziendali, infatti, rischia di mettere in crisi il sistema bancario.

Possibile sospensione del Codice Appalti per 6-12 mesi in modo da velocizzare l’assegnazione di tutti gli appalti pubblici che in Italia sono sempre stati un volano per l’economia.

Una parte delle risorse sarà destinata a mettere in sicurezza il Paese rispetto ad ulteriori eventuali crisi. Quindi investimenti su sanità e digitalizzazione per preparare le infrastrutture nel caso in cui si dovesse rendere necessario affrontare una nuova emergenza sanitaria.

Possibile estensione del bonus assunzioni anche agli over 35. Sicuramente sarà ampliata la detassazione per gli investimenti già prevista per le imprese.

In questo quadro, resta da capire cosa farà l’Europa. Accetterà l’emissione di eurobond per finanziare la ripresa? In caso contrario l’Italia potrebbe emettere nuovi titoli di stato a lunga scadenza.

 

 

 


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