Da questa mattina il Parlamento è al lavoro per approvare lo scostamento di bilancio con l’aumento del deficit al 2,5%, passo necessario per recuperare i 7,5 miliardi stanziati giorni fa, necessari a finanziare le misure di sostegno a famiglie e imprese piegate dall’emergenza coronavirus. Ci vorranno 1,5-2 miliardi per coprire le nuove assunzioni di medici, infermieri, tecnici, gli straordinari del personale al lavoro, l’acquisto massiccio di macchinari e presidi sanitari”.

“Sarà un decreto molto robusto, le direttrici su cui intendiamo muoverci sono essenzialmente tre – spiega il Sottosegretario all’Economia Baretta-. Il primo riguarda il finanziamento del sistema nazionale, chiamato in queste settimane ad uno sforzo enorme”.

Poi ci sono le imprese, per le quali “l’obiettivo è estendere la cassa integrazione a tutti i settori che oggi non sono coperti dagli ammortizzatori sociali, a partire dal turismo e l’alberghiero. Per i professionisti lavoriamo con le Casse affinché possano agire come dei confidi, immettendo liquidità con la garanzia dello Stato. Per le famiglie sono allo studio estensioni ai congedi parentali e il ripristino dei voucher baby sitter”.

Infine, il terzo filone, quello delle tasse e dei mutui: “Saranno sospesi e posticipati tutti i pagamenti possibili, tasse, imposte e contributi e, in collaborazione con le banche, anche le rate dei mutui”.

Questa la situazione ad oggi, “ma se lo scenario cambia – aggiunge Baretta nell’intervista a Il Foglio – cambia anche la portata degli investimenti necessari”. Insomma, se quei 7,5 miliardi stanziati fino ad ora andavano bene per le zone principalmente colpite dal COVID-19, “ora è ragionevole prevedere una cifra doppia rispetto a quella”.

Di seguito le interviste complete al Corriere del Veneto e Il Foglio.

Corriere del Veneto

Il Foglio