"Questo è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, che si può esportare anche in altre città". Lo ha detto il ministro di Beni Culturali e Turismo, Dario Franceschini, inaugurando, a Rieti, il 'Varrone Lab', un laboratorio di restauro delle opere d'arte scampate al sisma del 2016 di Amatrice e Accumoli, promosso dalla Fondazione Varrone insieme alle tre Soprintendenze attive nel cratere. "Conosco il valore affettivo che lega le comunità alle proprie opere d'arte - ha aggiunto il ministro -: ricordo l'apprensione dei sindaci, all'indomani del terremoto, nel vedere le opere portate nei depositi. Questo laboratorio di restauro, la mostra che seguirà spero che accelerino i tempi di restituzione". Le opere oggetto di restauro sono 45 e dai mesi successivi al sisma erano custodite nel deposito interno alla Scuola Carabinieri Forestali di Cittaducale (Rieti). Si tratta di dipinti ad olio, a tempera su tela, statue e sculture in legno dorato, cera e tessuto che presentano diverse condizioni di conservazione. Alcune opere, in seguito al terremoto, hanno subito strappi e lacerazioni, e hanno dunque bisogno di interventi particolarmente incisivi. Per altre, che presentano un buono stato di conservazione, si procederà con operazioni di manutenzione e ripulitura.