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Governo, Mirabelli: il M5S non può dettare l'agenda. Intesa politica o non si va avanti

27 Novembre 2019

Il vice capogruppo del Pd al Senato ad Affaritaliani.it

"Le elezioni regionali sono appunto elezioni regionali. E' chiaro che hanno una grande importanza, prima di tutto perché determinano il governo di quelle Regioni. E' evidente che per noi l'Emilia Romagna riveste un ruolo di particolare importanza e sono convinto che non perderemo. E' chiaro però che una sconfitta aprirebbe una fase di riflessione al nostro interno, anche se questo non vuole dire che il voto del 26 gennaio sia un referendum sul governo". Lo afferma ad Affaritaliani.it Franco Mirabelli, vice capogruppo del Partito Democratico al Senato.

Voto regionale a parte, dal Pd arriva un messaggio molto importante ai 5 Stelle e a Luigi Di Maio: "Dopo l'approvazione della manovra ci sarà un passaggio decisivo per il futuro del governo e capiremo se questa alleanza può avere una prospettiva", spiega Mirabelli. "Per raggiungere un'intesa politica è importante che i 5 Stelle intendano fare non tanto un contratto, che per noi non è la soluzione, bensì mettere in campo un'idea di Paese e di riforme per i prossimi tre anni nell'interesse dei cittadini. Il futuro del governo dipende da questo punto e non dalle elezioni regionali del 26 gennaio".



Mirabelli aggiunge: "Non è scontato che si riesca a portare a casa questo obiettivo e ci sono certamente nodi che vanno sciolti. La necessità è quella di trovare una sintesi all'interno della maggioranza e i 5 Stelle non possono pensare di essere loro a determinare l'agenda dell'esecutivo. Sulla manovra stiamo trovando una sintesi, dobbiamo capire se sarà possibile trovarla anche su altri temi a gennaio e dopo le Regionali. E' certo che l'atteggiamento del M5S sulla vicenda della giustizia non mi induce a essere ottimista", spiega il vice capogruppo dem a Palazzo Madama.

"Penso che sia interesse di tutti trovare un'intesa. Le Regionali non sono quindi un referendum sul governo, come ha detto anche il ministro Di Maio, anche perché le ragioni che ci hanno portato a questa alleanza - tenere l'Italia in Europa e salvaguardare la qualità della nostra democrazia - sono ancora tutte in campo, ma è chiaro che non si può governare solo per evitare che governino altri. Occorre - conclude Mirabelli - trovare le condizioni per dare risposte serie al Paese o, in caso contrario, è chiaro che navigare a vista non può essere la prospettiva per l'Italia e gli italiani".


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