"Siamo in una fase di avvio in questa legislatura europea, c'è molta attesa, è stata definita un'agenda importante, speriamo che nelle prossime settimane possa davvero iniziare una legislatura in cui nessuno è autosufficiente. Tre mesi fa, quando si è formato il Parlamento europeo, tanti dicevano, vinceranno quelli che non vogliono Europa e invece abbiamo capito che c'è un desiderio di Europa. Per questo dobbiamo essere all'altezza di domande che ci vengono rivolte, la questione ambientale è tra le priorità, la questione sociale, economica". Lo dice David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, in un incontro a Roma sull'enciclica per la difesa del Creato, Laudato si'. Sassoli menziona anche la "questione della regolazione della finanza, come chiede papa Francesco in questa enciclica, di non lasciare il nostro destino nelle mani degli interessi perchè gli interessi sono sempre di pochi e lasciano per strada troppa gente, abbiamo 5 anni di lavoro davanti".
Sassoli, nazionalismi e antisemitismo pericoli per l'Europa
Il Presidente del Parlamento Ue a Roma per un incontro sull'Enciclica del Papa
"Abbiamo due pericoli in Europa: uno si chiama nazionalismo, il pericolo del nazionalismo è l'idea dell'autosufficienza, tu pensi di potercela fare da solo ma siccome in questo momento, in questa fase storica nessuno può essere autosufficiente, scarica sull'altro e quando scarichi sull'altro, il conflitto può degenerare. E poi c'è l'altra malattia, un virus tutto europeo, si chiama antisemitismo". Lo dice il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in un incontro sull'enciclica Laudato si' nella basilica di San Giovanni in Laterano. "E' una malattia europea - spiega Sassoli - che ritroviamo sempre nel momento della crisi, tutte le stagioni di crisi fanno riemergere la malattia del nemico. Dobbiamo essere attenti, vigili, preparati e fare in modo che queste due malattie non degenerino".