Abbiamo votato per la riduzione dei parlamentari con serietà e convinzione. Del resto la riduzione dei parlamentari è una riforma che il centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni.
I dubbi da noi espressi in Aula nelle precedenti votazioni sul provvedimento avevano ragioni di merito e non erano ideologiche. Siamo convinti che il Parlamento sia la casa della democrazia, e che la democrazia parlamentare sia il fondamento della Repubblica.
I nostri NO erano a difesa di questa istituzione e proprio perché abbiamo ottenuto garanzie su questi principi, all’interno di un quadro di riforme costituzionali, di legge elettorale e sui regolamenti parlamentari, quei nostri NO sono diventati SI’.
I rischi che abbiamo evidenziato erano legati all’assenza dei giusti contrappesi, alle storture e alla riduzione di rappresentanza che un semplice taglio dei parlamentari, una riduzione senza altre riforme, avrebbe comportato.
Siamo sempre stati favorevoli ad una riforma costituzionale che semplificasse le procedure del Parlamento, ne riducesse i costi e ne aumentasse l’efficienza, ma all’interno di riforme organiche. Ed equilibrate.
L’accordo della nuova maggioranza, che proprio queste riforme prevede, nel pieno accoglimento di tutte le nostre osservazioni e tutte le nostre proposte, ha comportato il nostro voto favorevole.
GLI IMPEGNI DELLA NUOVA MAGGIORANZA