"Il progetto di rilancio di Alitalia promesso mesi fa da Toninelli-Di Maio perde quota ogni giorno di più. Ad oggi, dopo mesi di promesse, di piani industriali rinviati per tre volte, di offerte vincolanti rimandate di mesi e di bracci di ferro col ministro Tria che è contrario alla nazionalizzazione, siamo alla beffa". Lo scrive in un comunicato Bruno Astorre della commissione Lavori pubblici e Trasporti del Senato, e segretario del Pd Lazio."Le grandi compagnie attendono solo la svendita di Alitalia, degli aerei e degli slot, il prestito ponte del Mef fa lievitare ogni mese interessi su interessi, i commissari denunciano i ritardi del governo Conte, i sindacati denunciano giustamente la chiusura ad ogni confronto da parte di Di Maio e Toninelli. Gli unici ad andare comunque avanti con grande professionalità e maturità - aggiunge Astorre - sono i dipendenti Alitalia che stanno tenendo in piedi la compagnia aerea facendo segnare trend di miglioramenti nei servizi, nella puntualità, senza precedenti. Ma il loro futuro è messo a rischio da questo governo che non può garantire che il prossimo progetto industriale sarà a zero esuberi. Per questo abbiamo chiesto al ministro Di Maio di fornire garanzie alla luce di quanto contenuto in dossier riservati tra cui Lufthansa, mai smentita, in cui si prevedono 2.500 esuberi, per l'80% sull'hub di Fiumicino. Sarebbe una tragedia - conclude Astorre - per i dipendenti, le famiglie, e l'economia della Capitale, della sua provincia e del Lazio".