"Gli italiani non devono andare a votare con due leggi diverse e rischiare un risultato con due maggioranza molto diverse alla Camera e al Senato". Cosi' il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, e' intervenuto nell'Aula del Senato per spiegare le ragioni della calendarizzazione lampo del Rosatellum bis. "Voglio ricordare alle senatrici e ai senatori che si oppongono al calendario deciso sulla legge elettorale - ha detto - che siamo alla fine della legislatura; a pochi giorni dall'inizio della sessione di bilancio; che giovedi' della prossima settimana il Senato non lavorera' per lasciare il tempo alle campagne elettorali per i referendum di Lombardia e Veneto. La stessa cosa accadra' la settimana successiva per le elezioni siciliane. In questa situazione dobbiamo tener conto che l'Italia ha bisogno di una legge elettorale". Zanda ha quindi aggiunto: "La legge elettorale e' all'esame della Commissione Affari Costituzionali che ha gia' calendarizzato la discussione". "Non sappiamo se il governo decidera' o no di mettere la fiducia" sulla legge elettorale, "ma - ha ricordato - questo dipendera' anche da noi, se sapremo dimostrare di saper discutere in un modo diverso da quello che ho sentito oggi pomeriggio: i senatori 5 stelle fanno tanto schiamazzo, parlano dei vitalizi ben sapendo che la commissione I gia' ci sta lavorando e ha determinato il giorno in cui scadranno gli emendamenti. I 5 stelle - ha insistito - non amano discussioni parlamentari lineari, ma amano esporre cartelli senza senso, la loro tecnica parlamentare e' tirare fuori da un banchetto un pezzo di carta ed esporlo. Ma e' dignitoso tutto questo?".