"Nelle guerre del passato il patrimonio culturale di un paese rischiava di essere distrutto come danno collaterale: la novita' oggi e' che la distruzione e' voluta. Simboli del passato vengono distrutti perche' rappresentano identita' diverse": lo ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini intervenendo oggi all'Onu in un evento ad alto livello sul ruolo dell'Italia, in prima linea con i "caschi blu della cultura", nell'iniziativa dell'Unesco Unite4Heritage. "Se il patrimonio culturale e' patrimonio dell'umanita', e' giusto che la comunita' internazionale si mobiliti per proteggerlo", ha detto Franceschini. Una posizione sottoscritta dal sottosegretario Onu al peacekeeping, Jean Pierre Lacroix, secondo cui "la distruzione del patrimonio e' tesa a obliterare simboli di unita' per porre ostacoli a una pace sostenibile". L'Italia, rappresentata alla riunione anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini, ha un ruolo chiave nella mobilitazione di azioni e risorse a tutela del patrimonio culturale, ha detto una rappresentante dell'Unesco a New York. Cifre alla mano, lo ha spiegato il comandante del nucleo TPC dei Carabinieri, Generale Fabrizio Parrulli: 780 mila opere d'arte recuperate, un milione 100 mila oggetti archeologici sequestrati, 27 mila falsi, una banca dati di un milione 200 mila oggetti. Parrulli ha illustrato uno dei gioielli del nucleo per la protezione del patrimonio: l'app iTPC creata per combattere i furti d'arte che permettera' a privati cittadini di confrontare con la banca dati dei Carabinieri opere d'arte sospette. Per ora esiste solo in italiano ma verra' presto messa a disposizione anche in altre lingue tra cui l'arabo.