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Toia: l'Europa é pronta per la rivoluzione digitale - intervista di Affaritaliani.it

21 Aprile 2016

La Commissione ha presentato un pacchetto di iniziative per accelerare la digitalizzazione dell'economia europea




Leggi l'articolo sul sito di Affaritaliani

Obiettivo fondere l’economia digitale con l’economia reale, creando un cloud europeo che fornirà a 1,7 milioni di ricercatori e 70 milioni di professionisti della scienza e della tecnologia europei un ambiente virtuale per l'archiviazione, la gestione, l'analisi e il riutilizzo di grandi volumi di dati della ricerca. Perché il futuro della nostra economia è nel digitale e per questo la Commissione ha presentato dei progetti concreti per aiutare l'industria europea, le PMI, i ricercatori e le autorità pubbliche a trarre il massimo vantaggio dalle nuove tecnologie: un pacchetto di misure per sostenere e collegare le iniziative nazionali e per stimolare gli investimenti attraverso reti e partenariati strategici. 
Nel pacchetto anche misure concrete per accelerare lo sviluppo di norme comuni in cinque settori prioritari: 5G, cloud computing, internet delle cose, tecnologie dei dati e cibersicurezza.
L'Europa ha da sempre una base industriale forte e competitiva, ma per non perdere la sua leadership deve agire con un approccio globale, non deve perdere il passo e continuare a investire nelle tecnologie digitali per sfruttare appieno le opportunità che offrono, anche per le PMI: si pensi che la stima è che la digitalizzazione dei prodotti e dei servizi incrementerà le entrate annuali delle imprese di oltre 110 miliardi di EUR in Europa nei prossimi cinque anni.
Purtroppo i settori tradizionali come l'edilizia, il settore agro-alimentare, il tessile, la siderurgia e le PMI, sono ancora particolarmente indietro per quanto riguarda la trasformazione digitale.
Queste nel concreto alcune delle azioni presentate oggi: un coordinamento forte delle iniziative nazionali e regionali in materia di digitalizzazione dell'industria, mantenendo un dialogo continuo a livello europeo con tutte le parti coinvolte. Un piano per concentrare gli investimenti neipartenariati pubblico-privato dell'UE e incoraggiare fortemente il ricorso alle opportunità offerte dal piano di investimenti dell'UE e dai Fondi strutturali e di investimento europei. Un investimento di 500 milioni di euro in una rete paneuropea di poli di innovazione digitale (centri di eccellenza nelle tecnologie) in cui le imprese potranno ricevere consigli e sperimentare le innovazioni digitali. La definizione di progetti pilota su larga scala per potenziare l'internet delle cose, i processi produttivi avanzati e le tecnologie in ambiti quali città intelligenti, domotica, automobili connesse o sanità mobile. La proposta di una normativa adeguata alle esigenze future che faciliti il libero flusso dei dati e chiarisca i diritti di proprietà dei dati generati da sensori e dispositivi intelligenti.
Le misure proposte in totale sono 20 e seguono una roadmap serrata: dovranno essere tutte adottate entro il 2017 perché non c’è tempo da perdere.
Oltre a quelle citate, più di strategia, ce ne sono anche di molto concrete, come la creazione di uno sportello digitale unico che permetta agli utenti di ottenere tutte le informazioni, l'assistenza e i servizi di risoluzione dei problemi necessari a operare in modo efficiente a livello transfrontaliero. La connessione tra di loro di tutti i registri delle imprese e i registri fallimentari che dovranno essere collegati al portale della giustizia elettronica. L’aiuto agli Stati per lo sviluppo di servizi di sanità elettronica transfrontalieri come le prescrizioni e le cartelle cliniche elettroniche. La transizione verso gli appalti elettronici, le firme elettroniche.
Una nuova rivoluzione è possibile ed è quella digitale. L’Europa ci crede davvero, ora tocca anche agli Stati.

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